Padre e figlio avevano allestito una carrozzeria abusiva, in grado di soddisfare le richieste sempre più numerose degli automobilisti della zona. I Carabinieri della Stazione di Minerbio hanno denunciato un 66enne e un 40enne, italiani, per attività di gestione dei rifiuti non autorizzata (Art. 256 DLgs nr. 152/2006), violazione degli obblighi di comunicazione, di tenuta dei registri obbligatori e dei formulari (Art. 258 DLgs nr. 152/2006) ed esercizio dell’attività di autoriparazione senza la denuncia di inizio attività ed omessa iscrizione ai registri (Art. 10 c. 2 Legge 122/1992). Sono stati identificati ieri mattina all’interno di un terreno di circa 1.200 mq, intestato a un’altra persona, e situato a Minerbio. I due meccanici avevano avviato l’attività dotandosi di tutti gli attrezzi necessari, compreso due ponti sollevatori per auto, senza le autorizzazioni previste dalla normativa vigente. Ispezionando l’area, gli inquirenti hanno trovato 5 fusti della capacità di 200 litri ciascuno, pieni di olio usato per motori e 40 automobili, di cui 10 prive di targhe e in attesa di essere demolite e altre 30 regolarmente targate e in attesa di riparazione. A carico dei due meccanici, che si sono visti sequestrare il capannone adibito all’officina e gran parte degli strumenti usati per lavorare, sono state elevate sanzioni amministrative per un ammontare di circa 10.000 euro. Nei confronti dei proprietari che avevano portato l’auto ad aggiustare è scattata una sanzione amministrativa di circa 86 euro.
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Reg. Trib. di Modena il 30/08/2001
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