Il Comune di Modena presenterà ricorso in Cassazione contro la decisione della sezione del Riesame del Tribunale che, nei giorni scorsi, ha respinto in appello l’istanza di dissequestro dei cantieri dei quattro chioschi del parco della Rimembranza. Lo annuncia l’assessore all’Urbanistica Anna Maria Vandelli sottolineando come “il Tribunale abbia comunque riconosciuto nelle motivazioni del provvedimento le novità apportate dall’amministrazione al progetto riducendone l’impatto ambientale (meno chioschi, niente cemento nelle colonne di sostegno, materiali permeabili per le aree pertinenziali) e la correttezza della competenza della giunta all’approvazione del progetto preliminare e delle relative varianti”.
L’amministrazione comunale, inoltre, esprime soddisfazione per la richiesta di archiviazione presentata dalla Procura modenese al Giudice per le indagini preliminari relativa al reato di abuso d’ufficio per tutti gli indagati (articolo 323 del Codice penale), così come per il reato di danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico (articolo 733), l’unico per il quale era stato chiamato in causa anche l’ex sindaco Giorgio Pighi, che in questo modo uscirebbe completamente dall’inchiesta.
“Si ridimensiona in modo significativo l’impianto accusatorio – commenta l’assessore Vandelli – e la richiesta di archiviazione relativa all’abuso d’ufficio è di particolare rilievo perché riguarda il reato più grave tra quelli ipotizzati: si esclude espressamente, infatti, la volontà di tutti gli indagati di aver agito per favorire interessi privati”.
I contenuti del ricorso in Cassazione sono in corso di approfondimento, anche alla luce delle novità dell’indagine e dei limiti dello strumento. Nel frattempo verrà completato il percorso della variante al regolamento urbanistico edilizio (Rue) adottata dal Consiglio comunale nei mesi scorsi. “Prevediamo di concludere l’iter con l’approvazione definitiva entro febbraio – annuncia l’assessore Vandelli – ed è importante che l’ordinanza del Tribunale abbia riconosciuto, diversamente dal provvedimento precedente, la legittimità del procedimento di variante al Rue con la quale si riconosce espressamente che nei parchi pubblici e possibile realizzare le strutture per consentire una migliore fruizione e la sicurezza dell’area. La riqualificazione del parco – conclude l’assessore – rimane il nostro obiettivo”.