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A Vignola Silver incontra gli studenti del Levi: la passione del fumetto, la libertà e il dono

levi_vignQuesta mattina, sabato 10 gennaio, presso l’aula magna dell’ Istituto “Primo Levi” di Vignola, il fumettista modenese Guido Silvestri (in arte Silver), padre di Lupo Alberto e di Cattivik fra gli altri, ha incontrato gli studenti del “Levi”.
I temi trattati e ascoltati con partecipazione dagli studenti sono stati diversi.
In primo luogo si è parlato di satira in relazione ai drammatici fatti di alcuni giorni fa a Parigi. “È difficile parlare a caldo di questi avvenimenti” ha commentato Silver “anche se si rimane sconcertati dal fatto che l’obiettivo di un azione di guerra non sia militare, ma un organo di informazione. Questa satira troppo forte, anche se a volte può anche produrre cose di cattivo gusto, non deve essere circoscritta attraverso filtri di censura o buon gusto. È nel lettore la libertà di acquistare o meno queste riviste.”
Sulla sua storia, Silver ha affermato che il desiderio di diventare disegnatore è nato da preadolescente, quando si era appassionato alla lettura di strip di provenienza statunitense e ai fumetti di Jacovitti. Nonostante la scuola superiore frequentata (l’istituto d’arte), a quell’epoca il fumetto non era considerato nei programmi e non si capiva nemmeno bene se fosse arte o meno. Indipendentemente da questo, però, Silver inizia a disegnare, prima diventa allievo di Bonvi, poi nel 1974 (a 22 anni) inizia a pubblicare le storie di Lupo Alberto (che ora ha 40 anni).
Riguardo il suo lavoro, Silver sostiene che esso si deve bilanciare tra ispirazione e mestiere, senza mai cadere nelle logiche del marketing. Quando succede che devi consegnare all’editore delle tavole, e l’ispirazione non c’è, in qualche modo devi rimediare ed è proprio lì che il mestiere viene in aiuto. Sull’ispirazione di Lupo Alberto e della fattoria, Silver l’ha avuta quando ogni giorno si recava a scuola a Modena, partendo da Correggio; l’autobus attraversava la campagna modenese e Silver rimaneva affascinato da quelle case di campagna che sorgono dalla pianura.
Sulla sua vita Silver racconta che se a vent’anni dire che fai il fumettista “fa figo”, esternarlo a 60 anni qualche problema si pone, soprattutto “vieni guardato con sospetto”. Negli ultimi anni, Silver ha iniziato a sviluppare diverse collaborazioni con enti di volontariato e con battaglie per l’ambiente regalando il suo Lupo Alberto come testimonial.
Silver ha congedato gli studenti lasciando su una lavagna il suo Lupo Alberto con la gallina Marta che dice “Ciao belli”.

















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