Ha fatto registrare una variazione su base tendenziale annua di – 0,1 per cento, e nessuna variazione su base congiunturale rispetto al mese di novembre, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), calcolato nel mese di dicembre 2014 dal servizio Statistica del Comune di Modena.
Il tasso medio annuo modenese relativo al 2014, se confermato dall’Istat, risulterà di conseguenza pari a + 0,4 %. Per trovare un valore così basso, spiegano gli operatori del servizio Statistica comunale, bisogna andare a quelli registrati alla fine degli anni ’50; successivamente, dopo un + 1,0 % nel 2009, il valore più basso si è registrato nel 2013 con + 0,7 %.
“Con + 0,4 % stiamo un po’ meglio rispetto al tasso medio annuo nazionale che è di + 0,2 % – commenta l’assessore comunale alle Attività economiche Tommaso Rotella – ma nel contesto generale desta tuttavia preoccupazione il rischio deflazione con le potenziali conseguenze negative sull’andamento dell’occupazione e sugli investimenti delle imprese, innanzitutto in ricerca e innovazione”.
Secondo i dati mensili rilevati in dicembre per le 12 divisioni prese in esame, due di queste sono risultate invariate (“Abbigliamento e calzature” e “Istruzione”), sette sono state rilevate in calo, e solo tre hanno fatto registrare aumenti. Nel caso della divisione “Trasporti”, il segno positivo rilevato (+ 0,6 %) è sostenuto da aumenti di natura stagionale, rilevati sulle tariffe per il trasporto aereo e marittimo (a rilevazione nazionale), compensate dal calo dei prezzi registrati sui carburanti per autotrazione (a rilevazione locale).
Stesso aumento (+ 0,6 %) alla divisione “Ricreazione, spettacolo e cultura” dove gli incrementi rilevati nella generalità dei segmenti di spesa, hanno riguardato voci quali i servizi ricreativi e sportivi e i prodotti per animali domestici (a rilevazione locale). Aumenti anche per l’acquisto di pacchetti vacanza e libri (a rilevazione nazionale). In calo giornali e periodici, giochi e giocattoli, articoli sportivi.
L’altra divisione in crescita (+ 0,2 %) è “Comunicazioni”, a intera rilevazione nazionale, nella quale risultano in aumento le tariffe postali (per adeguamenti tariffari sulla corrispondenza entrati in vigore l’1 dicembre 2014) e la maggior spesa per l’acquisto di apparecchi telefonici sia fissi che mobili.
La divisione “Prodotti alimentari e bevande analcoliche”, dopo l’aumento congiunturale rilevato a novembre, ha registrato a dicembre 2014 la variazione congiunturale negativa più sensibile del mese (- 0,8 %). Risultano in diminuzione frutta, acque minerali e succhi, latte, oli e grassi, ortaggi. In aumento, invece pesci e prodotti ittici, caffè e cacao, confetture e carni.
Alla divisione “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (- 0,3 %) sono state rilevate in diminuzione le voci relative a gasolio da riscaldamento, per effetto del calo dei prodotti petroliferi, e spese condominiali, mentre è in aumento la spesa per i combustibili solidi.
Meno 0,3 % anche alla divisione “Bevande alcoliche e tabacchi” dove risultano in diminuzione i prezzi di birre e vini, compensati in parte dagli aumenti rilevati sulle bevande alcoliche.
Segno negativo (- 0,2 %) per la divisione “Mobili, articoli e servizi per la casa” dove diminuiscono articoli tessili per la casa, piccoli elettrodomestici, stoviglie e utensili domestici, a fronte di nodesti aumenti per mobili e arredi.
Una identica variazione in lieve calo (- 0,1 %) si è registrata alle divisioni “Servizi sanitari e spese per la salute”, “Servizi ricettivi e di ristorazione” (dove calano le tariffe degli alberghi nel nostro Comune, ma risultano in aumento agriturismi e campeggi a rilevazione nazionale, ristoranti e bar) e, infine, “Altri beni e servizi”.
I dati mensili sull’inflazione elaborati anche per frequenza d’acquisto dei prodotti, dal punto di vista congiunturale mensile in dicembre registrano, rispetto a novembre, un calo (- 0,7 %) per quelli acquistati ad alta frequenza; un aumento (+ 0,6 %) per quelli a media frequenza; nessuna variazione per quelli a bassa frequenza.
Dal punto di vista tendenziale annuo si registra un aumento (+ 0,3 %) per i prodotti a bassa frequenza d’acquisto; un aumento più consistente (+ 0,6 %) per quelli a media frequenza, mentre risulta un calo (- 1,3 %) per quelli ad alta frequenza di acquisto.
Sul sito (www.comune.modena.it/serviziostatistica/pagine/prezzi/prezzi.shtml), sono consultabili anche i dati sull’inflazione dei mesi precedenti.