Terremoto, oltre 500 famiglie ancora in strutture provvisorie. Risoluzione Lega Nord sollecita provvedimenti urgenti

“Per il terzo Natale consecutivo oltre 500 famiglie terremotate dell’Emilia Romagna sono costrette a vivere nei moduli abitativi provvisori e in quelli rurali”.
Lo scrivono i consiglieri regionali della Lega Nord Alan Fabbri, Stefano Bargi e Marco Pettazzoni in una risoluzione in cui chiedono al presidente della Giunta, Stefano Bonaccini, e al Commissario per la ricostruzione di sollecitare il Governo affinché venga promulgato al più presto l’annunciato decreto del ministero delle Finanze per le esenzioni fiscali nelle aree terremotate. Un’altra richiesta è quella di istituire una commissione esterna, composta da tecnici e esponenti dei comitati cittadini, per verificare procedure e ordinanze e per snellire le pratiche burocratiche relative alla ricostruzione post sisma.
Da ultimo, Fabbri e colleghi sollecitano la Regione a farsi carico di almeno il 50 per cento dei costi sostenuti per le bollette elettriche dalle famiglie che vivono nei moduli abitativi provvisori e in quelli agricoli delle aree terremotate.
La “lunga permanenza nelle strutture provvisorie – si legge nel documento – ha come conseguenza l’incremento dei casi di depressione” e “centinaia di bambini”, che vivono in questa situazione di disagio, “rischiano di contrarre serie patologie”. Le temperature rigide degli ultimi giorni, infine, avrebbero fatto “lievitare i costi delle bollette della corrente elettrica (anche il riscaldamento si alimenta alla rete)” a carico dei residenti nei moduli abitativi provvisori (Map), aumentando la loro “esasperazione”, mentre “i tempi di attesa per lo sblocco delle procedure burocratiche relative ai contributi per la ricostruzione post-terremoto risultano estenuanti”.