Al via interventi in scuole, cimiteri, strutture sportive, case protette ed edifici pubblici da ripristinare. Ma anche lavori di manutenzione delle alberature stradali e del verde pubblico, e interventi straordinari per la riqualificazione di strade e piazze. Il Comune di Modena darà il via nel breve e medio periodo a 28 cantieri in città, in parte aggiudicati e in parte in corso di aggiudicazione, per un importo totale già finanziato di 10 milioni 238 mila euro.
Tra gli interventi principali compaiono il secondo stralcio di Piazza Roma, che partirà a brevissimo (per un importo di 1 milione 600 mila euro), la riqualificazione di Corso Duomo (600 mila euro), il consolidamento post sisma delle tettoie dell’ex Mercato Ortofrutticolo, che permetterà il riutilizzo dei parcheggi dell’area sottostante (quasi 120 mila euro) e la rifunzionalizzazione dell’edificio dell’ex Poste di via dell’Abate (1 milione 230 mila euro).
“Stanno per partire diversi interventi molto importanti per Modena – afferma l’assessore ai Lavori Pubblici e Mobilità Gabriele Giacobazzi – alcuni dei quali molto attesi dalla cittadinanza. A questi lavori si aggiungono ulteriori opere infrastrutturali in partenza entro gennaio, come la demolizione del sottopasso di via Santa Caterina e l’avvio dei lavori per la realizzazione della rotatoria di via Scartazza. Nel 2015, inoltre, sono in programma diversi interventi di ripristino per danni da terremoto relativi a edifici monumentali del centro storico”.
Alla scuola Cavour, in via Amundsen, e alla Gramsci, in Strada Albareto, saranno realizzati interventi di sostituzione dei serramenti (460 mila euro), lavori di riqualificazione e messa in sicurezza presso le scuole Madonnina, Martin Luter King, Bersani, Collodi, Pascoli, De Amicis, Gramsci, Lanfranco, Pisano, Calvino, San Carlo, Carducci, Paoli, San Giovanni Bosco, Sant’Agnese Bellaria e al Centro Alfabetizzazione (oltre 241 mila più altri 96 mila, finanziati dallo Stato con il decreto del Fare). Alle scuole Cavour, Ferraris, Fossamonda, Don Minzoni, San Damaso, Barchetta, Villaggio Giardino e al Centro Territoriale Permanente saranno invece effettuati lavori di sostituzione delle controsoffittature (190 mila euro). Varie scuole saranno infine oggetto di lavori di adeguamento degli impianti elettrici (280 mila euro).
Il Cimitero monumentale di San Cataldo sarà interessato da lavori di restauro della facciata posteriore della Chiesa (68 mila euro) e di miglioramento del sistema drenante interno (88 mila euro), il Cimitero Nuovo di Albareto sarà oggetto di ripristino funzionale post alluvione (circa 230 mila euro), mentre nell’ambito dell’intesa stipulata tra il Comune di Modena e quello di Concordia sulla Secchia verrà ripristinato il Cimitero monumentale di Concordia danneggiato dal sisma del 2012 (1 milione 800 mila euro di finanziamento regionale).
Allo Stadio comunale Braglia si procederà all’adeguamento e messa a norma dell’impianto elettrico e di illuminazione (più di 343 mila euro), mentre al Palazzetto dello Sport Palamolza saranno effettuati lavori di riparazione e rafforzamento del locale (oltre 106 mila euro).
Nel 2015 si procederà alla riqualificazione e manutenzione straordinaria di strade per 600 mila euro, verrà predisposta la segnaletica orizzontale e verticale in centinaia di aree, saranno effettuati lavori di sicurezza su verde pubblico, infrastrutture e arredi urbani (250 mila euro) e numerose manutenzioni alle alberature stradali per la potatura, la manutenzione degli impianti irrigui e la messa in sicurezza (500 mila euro). Previsti anche lavori di manutenzione a diverse caditoie stradali per lo scolo delle acque meteoriche (250 mila euro). Verrà inoltre posizionata apposita segnaletica di protezione civile per indicare i luoghi sicuri a seguito di calamità naturali.
Sono, infine, previsti lavori di manutenzione straordinaria della Casa Protetta Vignolese (circa 297 mila euro), di ristrutturazione del punto ristoro del Parco Amendola Sud (60 mila euro), di messa in sicurezza del Castello di Sestola (150 mila euro). Ma anche lavori di riassetto della sede comunale di via San Cataldo per la dismissione di quella in affitto in via Costa (400 mila euro), di restauro del piano dei Torresani e per l’apertura invernale della Ghirlandina (18 mila euro), di rifunzionalizzazione del gattile intercomunale e oasi felina (180 mila euro), e di ripristino post alluvione per la ripresa della normale attività della Cooperativa sociale Pomposiana e dell’area agricola circostante (83 mila euro).
LAVORI PER APRIRE LA GHIRLANDINA D’INVERNO
Saranno installati infissi mobili, elementi riscaldanti e telecamere, e restaurati i capitelli campionesi. In Corso Duomo lavori di riqualificazione della pavimentazione
Saranno installati infissi mobili alle finestre del piano Torresani della Ghirlandina, che rimarranno montati da ottobre ad aprile, senza incidere sulla struttura. Al piano verranno inoltre collocati elementi riscaldanti e saranno sostituiti quelli già presenti nella zona d’ingresso con macchine più efficienti. Saranno inoltre posizionate telecamere di sicurezza in diversi piani.
L’intervento, che rientra tra i 28 cantieri di prossimo avvio, è realizzato dal Comune di Modena previo autorizzazione della Soprintendenza e ha un costo di poco più di 18 mila euro. L’obiettivo è quello di rendere la Torre fruibile anche durante l’inverno.
Nella Ghirlandina sono inoltre previsti lavori di restauro dei capitelli campionesi, ritenuti le opere artistiche più importanti della torre, che verranno effettuati secondo il principio del minimo intervento e della massima reversibilità per una migliore conservazione e valorizzazione del monumento parte del Patrimonio Unesco.
L’area sarà interessata anche dalla riqualificazione stradale di Corso Duomo, con la posa di una pavimentazione in lastricato di selce nella parte centrale, tale da agevolare il transito dei mezzi pubblici e delle biciclette, e ai lati di ciottolo di fiume, recuperato in parte dalla vecchia pavimentazione sotto l’attuale asfalto.
Nel tratto di fronte al Duomo in prosecuzione degli assi pedonali di via Lanfranco e via dei Campionesi sono previste lastre di granito, anch’esse recuperate da vecchie pavimentazioni, e una pavimentazione in selce (pietra forte alberese) che si collega alle lastre esistente di via Sant’Eufemia.
LAVORI AL CIMITERO DI SAN CATALDO
Sarà restaurata l’intera facciata retrostante la chiesa e verrà effettuato un intervento di rifunzionalizzazione del sistema drenante interno al cimitero monumentale
Verrà restaurata l’intera facciata retrostante la chiesa del Cimitero monumentale di San Cataldo, dal fabbricato destinato alla cremazione fino all’angolo verso ovest, dove sono presenti lesioni, distacco di intonaco e umidità di risalita. Sarà inoltre effettuato un intervento di restauro e miglioramento del sistema drenante interno.
Gli interventi, che rientrano tra i 28 cantieri di prossimo avvio, sono realizzati dal Comune di Modena, previa autorizzazione della competente Soprintendenza, e hanno un costo rispettivo di 68 mila euro e 88 mila euro.
I lavori alla facciata posteriore della chiesa sono finalizzati al restauro per la conservazione del bene monumentale e prevedono la pulizia delle superfici, la riparazione delle lesioni, il ripristino dell’intonaco, la rimozione degli impianti elettrici esterni, il trattamento della ruggine, il tinteggio a calce della facciata e la realizzazione di nuove porte di chiusura.
L’intervento al sistema drenante ha l’obiettivo di rifunzionalizzare il reticolo esistente di canalizzazioni in muratura, oggetto di piccoli crolli, lesioni e intasamenti che impediscono un corretto scolo delle acque, evitando per quanto possibile interventi invasivi, in modo da garantire la conservazione e la tutela delle strutture del cimitero. In particolare, l’intervento prevede la rimozione dei crolli (soprattutto sulla dorsale ovest); lo scavo fino alla condotta fognaria, su entrambi i lati, con pulizia e protezione delle feritoie di scolo presenti e con stesura di ghiaia; la realizzazione di un fondo in stabilizzato per gli ultimi 15 centimetri con finitura in ghiaia ornamentale superficiale, come allo stato attuale; la costruzione di un dreno perpendicolare più superficiale, ricoperto a terreno vegetale per gli ultimi 15 centimetri, in una zona con problemi alle piante; la cucitura armata verticale in tratti in cui il manufatto ha avuto cedimenti o scorrimenti rispetto al voltino superiore.