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Parte la campagna d’informazione preventiva dei Carabinieri in occasione dei festeggiamenti di fine anno

fuochi_artif_ccE dopo la “Bomba di Maradona”, dopo la “Bomba Cavani” e la più recente “Bomba Pipita”, quest’anno si è preferito dirigersi verso l’ambito culinario, scegliendo un dolce simbolo nel mondo: il Babà ma con un ingrediente speciale, polvere da sparo. Insomma alla luce degli imminenti festeggiamenti per la fine dell’anno che vedranno anche i reggiani dare il benvenuto al 2014 con lo scoppio dei fuochi d’artificio il Comando Provinciale dei Carabinieri Reggio Emilia, in linea con l’indirizzo del Comando Generale, ha dato corso alla campagna “Usa la testa non rovinarti la testa”con alcuni suggerimenti rivolti ai cittadini soprattutto piu’ giovani vittime di incidenti dall’incauto uso dei fuochi d’artificio che solitamente si verificano anche nella nostra provincia. Non a caso le stime ufficiali ogni anno riportano i casi di centinaia di persone ferite a causa dell’uso negligente dei fuochi d’artificio, per non parlare del fatto che nella maggior parte dei casi le vittime sono bambini.

Sono consigli di carattere generale che derivano soprattutto dall’esperienza “sul campo” dei Carabinieri che con questa iniziativa intendono informare i cittadini soprattutto per “educare” i piu’ giovani sia nell’uso corretto dei giocattoli pirici, perché anche questi possono essere pericolosi, sia nel riconoscere i fuochi d’artificio proibiti per scoraggiarne l’acquisto.

Ingenti sequestri di “botti illegali” sono già stati eseguiti in varie parti d’Italia e diverse sono le ordinanze comunali che ne vietano l’uso ma i Carabinieri sono convinti che la “battaglia” potrà essere vinta soltanto se si riuscirà a far comprendere, soprattutto ai giovani, che il problema è essenzialmente culturale: bisogna essere consapevoli dei rischi che si corrono. Per accendere queste feste non servono gli effetti spettacolari dei giochi proibiti.

Il dubbio che più spesso si ha di fronte ad un fuoco d’artificio è se sia o non vietato. Come riconoscerlo e’ presto detto: i giochi pirotecnici autorizzati e in libera vendita devono riportare sulla confezione un’etichetta con il numero del decreto ministeriale che ne autorizza il commercio, il nome del prodotto, la ditta produttrice, la categoria d’appartenenza e le modalità d’uso. Possono essere venduti in tutti gli esercizi che sono in possesso di licenza per la vendita di giocattoli e possono essere acquistati da tutti, purché quattordicenni. Se il gioco pirotecnico che si acquista è privo di etichetta è sempre da considerarsi proibito. E’ buona norma comunque tener presente che alcuni giochi, anche se non vietati, sono comunque molto pericolosi e possono causare, se non usati in modo corretto, gravi danni a persone e cose.

I prodotti pirotecnici classificati dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza in IV (artifici e prodotti affini negli effetti esplodenti) e V categoria (giocattoli pirici), invece, possono essere venduti solamente nei depositi dei fuochi d’artificio o nelle armerie autorizzate ed acquistati con porto d’armi o nulla osta, sempre comunque con l’obbligo di denuncia alle forze dell’ordine, ma non possono essere accesi senza licenza.

E’ assolutamente vietato vendere ed acquistare prodotti clandestini in quanto costituisce reato, che punisce sia il commerciante sia l’acquirente.

Nei casi dubbi, prima di acquistare il prodotto rivolgetevi ai Carabinieri telefonando al 112.

Per concludere, i Carabinieri reggiani ricordano i consigli promossi dalla campagna nazionale dei Carabinieri contenenti un decalogo di comportamenti da adottare per l’uso sicuro dei fuochi d’artificio. Si tratta di consigli ed informazioni che potranno essere d’aiuto per trascorrere delle giornate di festa in serenità e sempre all’insegna della sicurezza:

  • non esistono fuochi di artificio “sicuri”, anche se ne è permessa la vendita; perfino le stelline, che i bambini usano con disinvoltura, bruciano a 300°C e perciò sono potenzialmente in grado di provocare e fare incendiare i vestiti;
  • al momento dell’accensione, mai avvicinare viso e occhi alla miccia;
  • se non se ne può fare a meno, i bambini non vanno mai lasciati soli a usare fuochi di artificio;
  • fare attenzione agli adolescenti fra i 10 e i 14 anni di età che sono i più a rischio di incidenti;
  • i fuochi di artificio vanno accesi all’aperto, lontano da case, automobili e dalla scatola degli altri fuochi per limitare il rischio di incendio e incidenti;
  • fare attenzione alla direzione in cui si lanciano i fuochi: non ci siano delle persone, perciò non vanno lanciate verso zone buie;
  • i fuochi non vanno accesi dentro nessun tipo di contenitore, nemmeno se in ferro, perché, rompendosi, potrebbe disperdere le schegge che si trasformerebbero in pericolosi “proiettili”;
  • va sempre tenuto a portata di mano un secchio d’acqua o un estintore da usare in caso di incendio. In caso di ustione andrà subito gettata acqua fredda sopra la parte bruciata o comunque surriscaldata;
  • quando si trovano fuochi d’artificio che funzionano male e perciò non bruciano non si deve mai cercare di riaccenderli, ma vanno bagnati prima di essere gettati nell’immondizia;
  • non cercare di accendere i fuochi trovati per terra.
  • non provare a recuperare polvere da sparo dai fuochi non esplosi e non provare a costruire fuochi d’artificio artigianali: la pressione esercitata potrebbe determinare l’esplosione immediata con conseguenze anche gravi.

Comunque sia ricordarsi di telefonare immediatamente al 112 se ci si accorge che qualcuno vende od accende fuochi proibiti: una telefonata potrebbe salvare una vita

Ai più piccoli i Carabinieri consigliano:

  • fontanelle, trottole, fumogeni, petardini, miccette e girelline: dopo aver acceso la miccia allontanati subito! Ma ricordati che è meglio che l’accensione la faccia mamma o papà;
  • bottigliette a strappo, pistole a strappo e snappers: non mirare mai alle persone, potresti fargli del male;
  • candeline e stelline: usale lontano dai vestiti, dalle tende, dai divani e da tutti gli oggetti infiammabili. Fai attenzione alle persone che ti sono vicine: una scintilla potrebbe colpire gli occhi o cadere sulla pelle causando delle dolorose ustioni.

 

















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