“Vorrei tornare su ciò che Lapam Confartigianato farà per dare visibilità alle proprie imprese in riferimento ad Expo 2015, sia su Milano con il fuori Expo, sia a Modena creando reti di imprese che interagiscano a loro volta con altri network (CCIAA, amministrazioni pubbliche, marchi famosi, ecc…) al fine di amplificare al meglio la visibilità che Expo potrebbe dare al nostro territorio e alle nostre eccellenze”. Carlo Alberto Rossi, segretario generale Lapam Confartigianato, sottolinea alcuni temi che stanno monopolizzando il dibattito cittadino in questi giorni: “Sfamare il pianeta: quale titolo migliore per valorizzare i nostri territori nel loro insieme, non solo con le eccellenze agroalimentari ma attraverso tutto quello che di bello Modena ha dato e sa dare al mondo, anche e soprattutto in termini di cultura del saper fare, ricerca e innovazione. Volevo a tal proposito fare una mia considerazione sulla querelle della palazzina del Vigarani o ‘Serra ducale dei giardini pubblici’”.
Ecco il cuore del pensiero di Rossi: “Rimango della mia opinione, come Segretario Generale di una associazione che come mission rappresenta e tutela la piccola e media impresa, che coincide con quanto già espresso qualche giorno fa sia da Rete Imprese Italia che da Agrinsieme. Aggiungo che il luogo in cui è sita la Palazzina all’interno del giardino Ducale, luogo in cui insiste anche l’oro botanico voluto dal duca Francesco III d’Este, potrebbe essere valorizzato nel suo insieme rendendolo visibile ad un pubblico più vasto. Stiamo parlando di sei mesi e siamo nel contesto del connubio tra ricerca scientifica sperimentale e agroalimentare, tant’è che è presente una sede distaccata del “Dipartimento di scienza della vita”. Ricordo, inoltre, che agroalimentare non vuol dire in modo semplicistico ‘zamponi e cotechini’, ma qualcosa di ben più ampio e significativo. La ricerca scientifica di valore, che da sempre viene fatta a Modena, deve essere portata a conoscenza dell’opinione pubblica. Credo che anche queste, e forse soprattutto queste, sono le cose che vanno valorizzate grazie alla vetrina che Expo 2015 ci può dare. Possibilmente uscendo dall’ombra di inutili quanto sterili discussioni.
È un piccolo contributo il mio – conclude Rossi – se volete di parte (ma visto il mio ruolo non potrebbe essere diversamente…), ciò detto la decisione compete a chi è stato delegato dai cittadini, vale dire agli amministratori pubblici. Se vogliamo veramente cambiare, crescere e uscire da questo pericoloso tunnel della crisi, che si porta dietro gravi ripercussioni socio economiche, dobbiamo mettere in un angolo l’egocentrismo e l’individualismo e fare squadra al fine di tentare di risolvere i problemi concretamente, siano essi piccoli o grandi”.