Si è riunita oggi a Palazzo Malvezzi per l’ultima seduta la Giunta della Provincia di Bologna. Tra i provvedimenti approvati anche la proroga della struttura organizzativa al 31/1/2015.
“Dal 1° gennaio 2015 – recita la delibera approvata – la Provincia di Bologna si trasformerà in Città metropolitana. Tuttavia, il processo di riordino e definizione delle funzioni di competenza delle Province e delle Città metropolitane, previsto dalla legge 56/2014, pur avviato, necessita ancora di importanti adempimenti da parte dello Stato e della Regione”.
Infatti i termini stabiliti dalla L. 56/2014” (entro tre mesi dalla data di entrata in vigore lo Stato e le Regioni avrebbero dovuto individuare funzioni e competenze e la Presidenza del Consiglio dei Ministri avrebbe dovuto “stabilire i criteri generali per l’individuazione dei beni e delle risorse finanziarie, umane, strumentali e organizzative connesse all’esercizio delle funzioni che devono essere trasferite”) non sono stati rispettati ingenerando così ritardi nella definizione del processo.
“In particolare – prosegue la delibera – rimangono ancora da definire sia le funzioni che lo Stato e la Regione vorranno affidare alla Città metropolitana di Bologna, sia le funzioni che le Unioni dei Comuni e i Comuni potrebbero delegare alla Città Metropolitana o che da questa potrebbero essere decentrate ai Comuni.
In questo contesto di grande cambiamento e nelle more dell’avvio della trasformazione istituzionale ed organizzativa del nuovo Ente, occorre assicurare la continuità dei servizi primari erogati attualmente dalla Provincia che hanno forte impatto per i cittadini e per la collettività, anche sotto un profilo di sicurezza per gli utenti.
E’ dunque indispensabile garantire il presidio dei principali punti di snodo delle attività e delle responsabilità gestionali dell’Ente per consentire alla nuova Amministrazione da un lato di continuare ad erogare i servizi, dall’altro di valutare quanto verrà definito dalle norme sulle funzioni della Città metropolitana e procedere alle conseguenti scelte organizzative idonee al nuovo ruolo”.
Per questi motivi la Giunta ha deciso la proroga fino al 31 gennaio 2015 dell’attuale assetto organizzativo, comprese le Posizioni organizzative e quelle dirigenziali.
“Ci siamo preoccupati – afferma la presidente Beatrice Draghetti – di creare le condizioni per il passaggio dal 31/12/14 all’1/1/15: una sorta di ponte levatoio abbassato che consenta a chi assumerà la responsabilità della nuova istituzione di contare sulla continuità della struttura e di decidere le scelte da operare. Quando le norme in vigore sono deficitarie é importante fare di tutto per compensare una situazione sfavorevole, che danneggerebbe l’erogazione dei servizi e la sicurezza dei cittadini”.
Nella seduta di oggi e in quelle precedenti sono inoltre stati prorogati molti accordi e convenzioni in scadenza, fondamentali per il proseguimento di servizi e attività. Per esempio: la convenzione per la formazione delle coppie aspiranti all’adozione internazionale, la convenzione con il Centro di Servizi per il Volontariato “VOLABO” per la realizzazione congiunta di progetti per il volontariato e l’associazionismo di promozione sociale, la convenzione con ACER Bologna per la gestione del patrimonio immobiliare appartenente alla Provincia di Bologna, la Convenzione fra Enti per la gestione coordinata dei procedimenti relativi al Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 e quella per l’esercizio delle funzioni in materia di agricoltura. E ancora sono stati prorogati i termini di scadenza del vigente piano faunistico venatorio provinciale 2007/2012, l’Intesa fra Provincia di Bologna e Nuovo Circondario imolese, l’Accordo di collaborazione con il Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie dell’Alma Mater Studiorum e con l’Azienda USL di Bologna, relativamente al Progetto di pronto soccorso veterinario, la Convenzione con le Organizzazioni di volontariato per il recupero e il trasporto di cani e gatti vittime di incidenti stradali sul territorio provinciale, la convenzione con le organizzazioni professionali agricole per le agevolazioni fiscali per carburanti ad uso agricolo, il protocollo “Cantiere vigile” sulla sicurezza sul lavoro, l’accordo per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili, gli accordi di collaborazione con soggetti privati in materia di welfare aziendale e con soggetti pubblici e privati in materia di disabilità e svantaggio e – infine – la proroga dei protocolli di intesa tra Provincia e alcuni Comuni del territorio in relazione agli sportelli comunali per il Lavoro e con il Comune di Bologna per il Centro per l’Impiego di Bologna.
“In occasione di quest’ultimo appuntamento collegiale – continua Draghetti – pur avendo presentato il bilancio di mandato lo scorso giugno ed avendo operato in questi ultimi mesi per l’ordinaria amministrazione, assieme a tutta la Giunta, desidero nuovamente ringraziare tutte le persone con cui abbiamo collaborato in questi dieci anni. Innanzitutto il personale della Provincia che – anche a causa dei motivi descritti qui sopra – vive in questo periodo uno dei passaggi più critici della propria storia: una stretta che speriamo si possa chiarire, trovando soluzioni positive. E poi i Sindaci, con i quali in tutti questi anni abbiamo collaborato positivamente e lealmente e ai quali, insieme a chi recentemente ha assunto questa responsabilità, ora facciamo un grande “in bocca al lupo” per l’importante compito a cui sono chiamati nell’ambito del nuovo assetto istituzionale che li vede in prima linea nella governance della Città metropolitana e nel suo consolidamento. Infine un saluto affettuoso a tutti quelli con cui – ognuno nel proprio ruolo – abbiamo avuto occasione di entrare in contatto e di percorrere proficuamente tratti di strada: amministratori pubblici e delle società partecipate, dirigenti scolastici, operatori dell’informazione, associazioni di volontariato e del sociale, imprese, lavoratori e mondo sindacale …… Ci fa piacere pensare e confermare, anche in questo passaggio di consegne, come sia di irrinunciabile priorità e di alto profilo occuparsi del bene comune”.