Sono diversi gli incontri che si svolgeranno nei prossimi giorni e hanno come tema il futuro del personale oggi alle dipendenze dell’ente Provincia. Seppure in un quadro di incertezza, il presidente Giammaria Manghi prosegue nel suo impegno per salvaguardare il più possibile il futuro occupazionale dei dipendenti provinciali, alla luce della presentazione, da parte del Governo, dell’emendamento alla legge di Stabilità sul ricollocamento del personale delle Province in commissione Bilancio del Senato.
Mentre la Commissione Bilancio prosegue l’esame del disegno di legge di stabilità (ddl 1698) in sede referente, l’emendamento del Governo agli interventi sulle Province prevede: «una riduzione del 50 per cento della dotazione organica e la definizione di un procedimento volto a favorire la mobilità del personale eccedentario verso regione e comuni, prioritariamente, nonché verso le altre pubbliche amministrazioni -con esclusione di personale amministrativo di alcuni settori della P.A. caratterizzati da specifica professionalità- a valere sulle facoltà assunzionali degli enti di destinazione».
Domani, mercoledì 17 dicembre, alle 10,30, il presidente Giammaria Manghi incontrerà il Governatore Stefano Bonaccini in Regione, insieme agli altri presidenti delle Province emiliano-romagnole. «Si tratta di un primo momento di incontro con il Presidente della Regione -spiega Manghi- per individuare insieme le aree che saranno ancora attribuite alla Provincia su delega regionale, e per capire quante e quali funzioni resteranno in capo al nostro ente, e quali saranno totalmente restituite all’ente regionale. Questo incontro è strategico, sia perché ci darà informazioni sull’indirizzo che l’Emilia-Romagna vorrà intraprendere, sia per fare una prima stima delle risorse che potranno essere impiegate in futuro per mantenere o trasferire il personale provinciale».
Un’altra tappa importante del percorso di chiarificazione sui destini dell’ente, è l’incontro con i sindacati confederali presenti in Provincia, che si svolgerà nella mattinata di giovedì 18 dicembre a Palazzo Allende. «Un appuntamento programmato da giorni -spiega Manghi- che ha il duplice obiettivo di fornire tutte le informazioni più importanti ai rappresentanti dei lavoratori e di fare il punto sul lavoro dell’Osservatorio attivato nelle settimane scorse, e una prima ricognizione sulle mobilità e i prepensionamenti eventualmente possibili».
A seguire, vi sarà una seduta dell’Assemblea dei sindaci, sempre giovedì 18 dicembre, alle ore 10. «Un momento collegiale importante -spiega il Presidente- all’interno del quale sarà posto al confronto dei Sindaci lo stato della situazione attuale e gli scenari futuri per quanto ad oggi è dato sapere». Il terzo organo ufficiale della rinnovata Provincia ai sensi della legge Delrio, costituito dai Sindaci dei Comuni reggiani, ha poteri propositivi, consultivi e di controllo.
Venerdì 19 dicembre, al mattino, il Presidente Manghi incontrerà tutti i dipendenti della Provincia in Sala Consiglio, per un momento di breve confronto associato a un saluto prenatalizio. «Incontrerò i dipendenti per comunicare loro i risultati di queste intense giornate di lavoro incentrate sulla delicatissima partita in atto sul personale. Mi sto spendendo e farò del mio meglio affinché, compatibilmente con le condizioni finanziarie future -conclude Manghi- possa attuarsi la più rosea possibile delle previsioni occupazionali funzionali alla quotidianità dell’ente».
I numeri della Provincia di Reggio
Oggi i dipendenti della Provincia sono 370 unità, cioè 32 in meno rispetto a inizio 2014, quando il personale ammontava a 402 unità. Alla data di promulgazione della legge Delrio (aprile 2014), i dipendenti di Palazzo Allende erano il 7,96 per cento in più rispetto a oggi. Nell’ultimo assestamento di bilancio approvato il 27 novembre, il costo del personale è stato ridotto di ulteriori 300mila euro. A tale risparmio, si aggiungono gli oltre 40mila euro per la riduzione dei dirigenti a tempo determinato, passati da cinque a tre unità. I dirigenti complessivi, infine, da 11 sono passati a 9, di cui uno in comando presso l’Unità di crisi per il terremoto di Reggiolo del 2012, e i cui oneri non ricadono sulla Provincia.