Il Comune di Soliera ha aderito, con il voto unanime del Consiglio Comunale, alla Carta di Avviso Pubblico. Redatta da un gruppo di lavoro di esperti, giuristi, funzionari pubblici e amministratori locali, coordinato dal professor Alberto Vannucci, docente di Scienza Politica all’Università di Pisa, il codice indica concretamente come un buon amministratore può declinare nella quotidianità i principi di trasparenza, imparzialità, disciplina e onore previsti dagli articoli 54 e 97 della Costituzione.
Contrasto al conflitto di interessi, al clientelismo, alle pressioni indebite, trasparenza degli interessi finanziari e del finanziamento dell’attività politica, scelte pubbliche e meritocratiche per le nomine interne ed esterne alle amministrazioni, piena collaborazione con l’autorità giudiziaria in caso di indagini e obbligo a rinunciare alla prescrizione ovvero obbligo di dimissioni in caso di rinvio a giudizio per gravi reati (fra questi, per mafia e corruzione): sono queste alcune previsioni della Carta di Avviso Pubblico. Non un documento di buoni propositi e belle intenzioni dunque, ma un documento che prevede anche divieti – per esempio quello di non ricevere regali superiori ai 100 euro in un anno – e sanzioni puntuali, che vanno dalla censura pubblica sino alle dimissioni.
“Quando la consigliera Ylenia Guerra, delegata del Comune di Soliera per Avviso Pubblico, ha presentato una mozione in Consiglio comunale per l’adozione della Carta”, spiega il sindaco di Soliera Roberto Solomita, “l’ho trovata assolutamente condivisibile. Il codice etico per la buona politica è stato infatti redatto con un’attenzione puntuale e organica agli aspetti più critici che devono costituire la traccia da seguire ogni giorno per gli amministratori che vogliano agire una condotta etica irreprensibile.
“Ora che la Carta è stata adottata all’unanimità dal Consiglio comunale vorrei dichiarare la mia soddisfazione, perché credo che affronti le questioni più profonde che portano i cittadini alla disaffezione nei confronti della politica e delle istituzioni, senza distinzione di colore politico e senza sconti per nessuno.
“Lo abbiamo misurato nel tracollo dell’affluenza alle elezioni regionali in Emilia-Romagna, lo viviamo in queste ore drammatiche per la vicenda giudiziaria che si è abbattuta su Roma: i cittadini hanno la percezione, suffragata da troppi fatti, che molti amministratori e funzionari pubblici ricoprano le proprie cariche quanto meno con troppa disinvoltura e facendo prevalere il proprio interesse personale rispetto al bene comune che dovrebbe invece incarnare e praticare.
“La Carta di Avviso Pubblico”, conclude Solomita, “contiene le buone pratiche che possono costituire il migliore antidoto a queste degenerazioni: per questo la abbiamo adottata e ci siamo impegnati a seguirla ogni giorno come amministratori della nostra comunità”.