‘Matinée in villa’ domenica 14 Dicembre alle 10.30 alla scoperta del patrimonio storico-artistico del Comune di Sassuolo e di Villa Giacobazzi con la settecentesca ‘Pace’ in argento delle raccolte civiche d’arte a cura di Luca Silingardi, storico dell’arte.
La Pace (in latino osculum pacis o tabella pacis) è un oggetto dell’antica liturgia cristiana.
Si tratta di una tavoletta eucaristica decorata sulla parte frontale da una scena sacra, spesso sbalzata su metallo o dipinta su vetro,
che veniva baciata dal sacerdote durante la celebrazione della messa, e poi offerta al bacio degli altri officianti e infine dei fedeli.
Entrato in uso nel XIII secolo, questo prezioso oggetto liturgico, quasi sempre realizzato in materiali preziosi,
sostituì l’antica usanza del bacio tra i fedeli come segno di pace prima dell’eucarestia,
nel momento della celebrazione che corrisponde allo “scambio di un segno di pace” con la stretta di mano della liturgia attuale.
Tra le più antiche testimonianze dell’uso di una Pace è la menzione di un ‘osculatorium
negli statuti dell’arcivescovo di York Walter de Gray (1250).
La forma era solitamente rettangolare – ma ne esistono anche esemplari rotondi – con un sostegno a voluta sul retro,
per “offrirla” al bacio dei fedeli o per tenerla appoggiata in posizione retta sull’altare, assolvendo anche le funzioni di altarolo portatile.
I materiali utilizzati erano l’oro, l’argento, il bronzo, l’avorio o il vetro, lavorati a sbalzo, a bassorilievo, a niello, a incisione o a smalto,
oppure usando più tecniche in combinazione nello stesso esemplare.
Tra i quasi mille pezzi delle Raccolte Civiche d’Arte e Storia di Sassuolo è conservata,
nella sua originale custodia in legno intagliato con l’emblema della Comunità, anche una Pace in argento del 1773,
anticamente utilizzata durante le celebrazioni solenni alle quali partecipava almeno un rappresentante della municipalità.
Per il Matinée in villa di dicembre, dunque, Luca Silingardi mostrerà ai presenti questo poco noto importante pezzo delle Raccolte Civiche,
fino ad ora mai esposto al pubblico, illustrandone l’antico uso e le caratteristiche formali,
per poi accompagnare i presenti in visita alla villa.
Partecipazione libera e gratuita fino a esaurimento dei posti disponibili.