Ci sarebbero collezionisti disposti a fare pazzie per capolavori di oreficeria come quelli trafugati dall’interno della Galleria Parmeggiani lo scorso mese di marzo. I Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia hanno ottenuto un’importante svolta investigativa nelle indagini condotte a seguito del furto, compiuto tra il 24 e il 25 marzo scorsi, alla Galleria Parmeggiani operando il recupero di parte della refurtiva e denunciando per ricettazione colui che la custodiva. A distanza di circa 9 mesi dal grave episodio, per il patrimonio artistico reggiano, che aveva visto il misterioso Arsenio Lupin impossessarsi di cinque oggetti di oreficeria che rappresentano una pietra miliare della storia del gusto e del collezionismo artistico, i Carabinieri reggiani, segnatamente quelli in forza al Nucleo Operativo della Compagnia e alla Stazione di Corso Cairoli, hanno rinvenuto in disponibilità di un 40enne domiciliato a Reggio Emilia uno dei cinque oggetti trafugati. Questa mattina l’oggetto prezioso è stato restituito alla direttrice dei Civici Musei, Elisabetta Farioli che ne aveva denunciato il furto proprio ai Carabinieri. Con l’accusa di ricettazione i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Reggio Emilia hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 40enne domiciliato nel capoluogo reggiano risultato il “custode” del prezioso recuperato dai militari. Ad accorgersi del furto la mattina del 26 marzo scorso era stata la stessa direttrice dei Civici Musei, che si era recata nella Galleria Parmeggiani, in quei giorni chiusa al pubblico per “lavori in corso” al piano superiore. Alla direttrice non è sfuggita l’importante assenza: in due bacheche, che sono state manomesse, mancavano una placca in oro con smalti, una fistola in argento dorato, un medaglione d’oro a forma di quadrifoglio, un medaglione circolare, un frammento di cintura in ottone smaltato dorato: 5 inimitabili riproduzioni dei celebri Marcy di produzione ottocentesca. Il furto, primo colpo importante subìto dalla Galleria Parmeggiani che rappresenta, nel quadro museale reggiano, una sorta di casa-museo dell’Ottocento, è stato quindi denunciato ai Carabinieri della Stazione di Corso Cairoli che, in concerto con i colleghi del Nucleo Operativo della Compagnia di Reggio Emilia e con il supporto dei colleghi del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Artistico, hanno avviato immediatamente le indagini. L’attività investigativa è giunta nei giorni scorsi ad un’importante svolta: i Carabinieri, nel corso di una perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto uno dei 5 oggetti trafugati. Si tratta di un frammento di cintura formato da 4 pezzi di rame dorato completo della relativa targhetta descrittiva che l’indagato custodiva con cura all’intero di una bustina riposta in un cassetto con altri suoi effetti personali. Un primo importante tassello, quello relativo alla denuncia per ricettazione del 40enne, su cui ora proseguono nel massimo riserbo le indagini dei Carabinieri reggiani che, oltre a recuperare i restanti oggetti, intendono dare le dovute risposte su un colpo che ha visto il trafugamento di oggetti catalogati e per questo difficile da piazzare. Nelle more dell’esito delle indagini questa mattina i Carabinieri reggiani hanno proceduto alla restituzione alla direttrice dei Civici Musei del pezzo recuperato dai Carabinieri.
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Reg. Trib. di Modena il 30/08/2001
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