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Bologna: assalto al Punto CUP del poliambulatorio “Mazzacorati”, cinque persone tratte in arresto

cc_boI Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Bologna Borgo Panigale hanno arrestato cinque pregiudicati originari del napoletano per furto aggravato in concorso.

V.V. 41enne, C.C. 45enne, P.V. 48enne, P.S. 38enne e N.V. 45enne sono stati fermati mercoledì notte in via Augusto Murri, durante un servizio di contrasto ai reati predatori. “Siamo stati in un night club” è la risposta che i cinque napoletani hanno fornito per giustificare la loro presenza nel quartiere San Ruffillo, ma i Carabinieri, conoscendo i precedenti di polizia a carico di N.V., l’unico dei cinque residente a Bologna (il probabile basista del gruppo) non gli hanno creduto e hanno effettuato una perquisizione. All’interno di una borsa che N.V.  portava a tracolla, i militari hanno rinvenuto un seghettino, due torce e un mazzo di chiavi di una Fiat Croma parcheggiata in via Francesco Cilea. All’interno del portabagagli sono stati rinvenuti diversi arnesi da scasso e una doppia cassaforte di notevoli dimensioni che i soggetti ammettevano di aver scardinato dal muro del Punto CUP del Poliambulatorio “Mazzacorati” situato in via Toscana. Giunti sul posto, i Carabinieri hanno rilevato che i sensori volumetrici del sistema anti-intrusione erano stati oscurati e alcune porte di legno erano state forzate. Inoltre, una sedia a rotelle rinvenuta nei pressi dell’ingresso stava ad indicare che i malviventi l’avevano utilizzata come “muletto” per trasportare fuori la pesante cassaforte. La refurtiva, 1.500 euro, è stata restituita al legittimo proprietario. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, Sostituto di turno Dott. Giuseppe Di Giorgio, i cinque, tutti gravati da precedenti specifici, sono stati trasferiti in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Ieri mattina, dinanzi al GIP del Tribunale di Bologna, dott.ssa Rita Chierici, si è svolto l’interrogatorio di convalida, al termine del quale è stata disposta la custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti dei cinque che hanno ammesso le proprie responsabilità.

















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