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Polizia di Stato, sette ordinanze di custodia cautelare in carcere: i dettagli

ladroLa Polizia di Stato di Bologna ha dato esecuzione  alla prime luci dell’alba di ieri, a sette  ordinanze di custodia cautelare  in carcere emesse dal GIP del Tribunale di  Bologna su richiesta della locale Procura,  a carico di altrettanti cittadini  di nazionalità albanese di età compresa tra i venti ed i trent’anno, resisi responsabili  di furti in  appartamenti  nelle regioni del Centro – Nord –Est.

L’articolata indagine ha origine da una rapina consumata   nel territorio di Imola  nell’anno 2011, quando due anziani coniugi vennero sequestrati in casa e derubati  da tre malviventi. In quella circostanza,  la Polizia di Stato   di Imola,   individuò  un’impronta  digitale  riuscendo a risalire e ad intercettare a Bari  uno dei tre  responsabili. L’uomo venne tratto in arresto nel 2012. Dalla scarcerazione di quest’ ultimo  presero  il via  una serie di attività  di accertamento  sull’uomo che hanno permesso di   rintracciare ed arrestare anche  un secondo  complice.

La Polizia di Stato   ha continuato a lavorare,   impiegando più di venti unità  per   risalire  agli appartenenti a quello che è risultato  essere un sodalizio criminale  composto dai sette cittadini albanesi  tratti in arresto   lo scorso  martedì.

In realtà i sette uomini, conoscenti  tra loro, erano  suddivisi in due  distinti gruppi  che operavano separatamente su  territori diversi.

La tecnica utilizzata prevedeva un primo sopralluogo agli appartamenti,  soprattutto  pianterreni e rialzati.

Stabilita la fattibilità dell’operazione un’auto  raggiungeva il luogo prescelto ed il conducente   scaricava  i complici per poi tornare a   recuperarli con la refurtiva a lavoro ultimato.

Numerosi i colpi  messi a segno   ed ingente  la refurtiva,   che spesso  comprendeva contanti, oggetti preziosi  ma anche apparecchiature elettroniche ed abbigliamento.

In  una occasione, in  provincia di Bologna,  venne  asportata una pistola  semiautomatica  calibro 22 e relativo munizionamento, arma che è  stata rinvenuta   all’alba di ieri, in via delle Fonti a Bologna,  in uno dei due appartamenti   dove  il gruppo dimorava.

L’operazione infatti ha interessato sia l’abitazione di via delle Fonti,    all’interno della quale la Polizia di Stato ha  rintracciato  quattro cittadini albanesi, sia  un appartamento in via Calzolari  dove  sono stati  rintracciati  i restanti  componenti  del gruppo.

Nel  corso  delle indagini è emersa anche  una  parallela attività di sfruttamento della prostituzione nella quale erano coinvolti  alcuni dei cittadini albanesi appartenenti al sodalizio criminale. Analisi incrociate dei tabulati,  del GPS delle autovetture utilizzate ed i riscontri delle  intercettazioni telefoniche,  hanno permesso di  stabilire che i colpi venivano portati a segno  in  fasce orarie diverse,  sia  di giorno che  durante  la notte.

La Polizia di Stato ha  rinvenuto consistente refurtiva e sta  proseguendo  le indagini valutando le numerose  denunce   presentate  per procedere alla restituzione  dei beni  asportati.

Un lavoro  articolato  considerando che   dal 2011 al dicembre di quest’anno  i colpi messi a segno dalla  banda  sono stati  ventitré.

Nel corso della conferenza stampa  tenuta stamani in Questura,   il plauso del Questore della Provincia di Bologna, Vincenzo Stingone, agli  uomini  della Squadra Mobile  e del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Imola.

 

















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