La ricerca annuale del Sole 24 Ore – giunta quest’anno alla 25ª edizione – che ogni anno confronta le performance delle province italiane tramite un’articolata serie di parametri suddivisi in sei capitoli d’indagine (ciascuno basato a sua volta su sei parametri e su una graduatoria di tappa: Tenore di vita, Affari e Lavoro, Servizi ambiente salute, Popolazione, Ordine pubblico e tempo libero) vede un’inedita sul podio: a conquistare il primo posto della classifica sulla vivibilità nelle province italiane è infatti Ravenna, da anni nel gruppo di testa ma mai in zona medaglie, salvo nell’anno del debutto della ricerca, il 1990.
Guardando la classifica dell’edizione 2014 nel suo insieme, si osserva una top ten composta prevalentemente da realtà medie o piccole, del Nord Est, montane. E il modello emiliano-romagnolo dimostra in fin dei conti di tenere, visto che altre tre province accompagnano Ravenna tra le prime dieci: Modena (3/a), Reggio Emilia (5/a) e Bologna (7/a).
Buoni i risultati del Centro, in particolare delle province toscane (Siena è nona e Livorno 11ª). Il Mezzogiorno riesce a spingersi nella prima parte della classifica solo con le province sarde (Olbia-Tempio, Sassari e Nuoro). Per il resto anche questa volta deve rassegnarsi alla parte bassa, dove prevalgono province siciliane, calabresi e pugliesi. Napoli, ultima nella scorsa edizione, guadagna il 96° posto. Quanto alle due maggiori, entrambe segnano progressi: Milano scala due posti e arriva ottava, Roma ne risale otto e occupa il 12° gradino.
La classifica 2014 delle prime 10 province
(punteggio – posizione 2013 – differenza posizioni)
(Sole24ore)