Un territorio con 38 milioni di abitanti, unico paese europeo a non entrare in recessione e con un PIL che ha continuato costantemente ad aumentare. Dal 2007 ad oggi la Polonia ha registrato la migliore performance economica tra i paesi OCSE, in termini di crescita del PIL reale.
Questi sono i dati principali dai quali ha preso spunto il “Forum Polonia”, organizzato da UniCredit con Unindustria Reggio Emilia e Camera di Commercio di Reggio Emilia, che si è tenuto oggi presso l’Aula Magna di Palazzo Scaruffi (via Crispi, 3 a Reggio Emilia). Circa 40 imprenditori reggiani hanno preso parte all’iniziativa nel corso della quale sono state illustrate le possibilità di scambi commerciali e di sviluppo del business con la Polonia.
Dopo i saluti iniziali di Paola Silvi, Vicepresidente Camera di Commercio Reggio Emilia, sono intervenuti Paolo Bucchi, Vicepresidente Unindustria di Reggio Emilia con delega all’Internazionalizzazione e Massimo Morselli, Area Manager Reggio Emilia di UniCredit. Sono seguite le relazioni di Alessia Messina, Political Risk & Country analysis UniCredit, in merito allo scenario politico ed economico della Polonia, Marco Colleoni, Italian Customers Team, International Clients Office Bank Pekao SA (member of UniCredit), sul tema “Il mercato Polonia, il contesto operativo per le imprese e il supporto di UniCredit”. Piero Cannas, Global Strategy Poland e Presidente della Camera di Commercio e dell’Industria Italiana in Polonia, e Antonella Negri Clementi di Global Strategy, hanno quindi illustrato le possibilità di investire in Polonia, mettendo in risalto differenze e similitudini da sfruttare.
“Uno dei principali fattori per il rilancio e per la crescita economica dell’Italia e dell’Emilia Romagna – ha detto Massimo Morselli, Responsabile Area Commerciale Reggio Emilia UniCredit – è il presidio delle attuali quote di export delle nostre imprese. La ripresa, nello specifico, è appesa all’export e alla ricerca di nuovi mercati ad alto potenziale. Quello polacco, caratterizzato da una forte crescita della domanda interna e dall’assenza di vincoli doganali, situato inoltre a una distanza contenuta dall’Italia, rappresenta un’opportunità non trascurabile. Vogliamo aiutare le imprese di questo territorio a coglierla, sostenendole e accrescendo le prospettive di competitività internazionale. In questo quadro la presenza e le dimensioni della banca UniCredit in Polonia, con Bank Pekao, possono costituire un concreto supporto all’ingresso di aziende locali in un mercato a così elevata potenzialità”.
“Le indagini condotte dalla Camera di commercio – sottolinea Paola Silvi, Vice Presidente della Camera di Commercio – ci dicono che il valore delle esportazioni cresce più dei volumi produttivi. E’ una competitività, quindi, quella sull’estero, che si gioca al rialzo. Ed è per questo che è importante continuare a lavorare sull’internazionalizzazione delle imprese, un tema sul quale la Camera di Commercio di Reggio Emilia ha progressivamente investito in questi anni, senza peraltro considerarlo un capitolo di spesa a se stante. Esiste, infatti, uno stretto legame tra ciò che possiamo generare in termini di scambi con l’estero e quanto riusciamo a fare su temi quali quello dell’innovazione e della ricerca, del credito e delle reti d’impresa. Questi quattro capitoli, insieme, assorbono circa i tre quinti dell’intero bilancio camerale, e sono frutto di scelte che mirano ad innalzare complessivamente la capacità competitiva delle imprese reggiane sia in Italia che all’estero, laddove proprio la capacità d’innovazione e l’affidabilità del nostro sistema può intercettare una domanda in crescita che, in un mercato così globalizzato, è principalmente fondata sulla qualità”.
“Anche nel secondo trimestre Reggio Emilia si è confermata tra le province trainanti l’export italiano: le vendite hanno registrato un aumento tendenziale in euro del +4,9%, che conferma la buona dinamica di crescita dei primi tre mesi dell’anno (+5,2%). – spiega Paolo Bucchi, Vicepresidente Unindustria di Reggio Emilia con delega all’Internazionalizzazione – Per l’export reggiano, la Polonia è tra i mercati più rilevanti in termini di contributi alla crescita. Le relazioni economiche e commerciali tra Italia e Polonia sono caratterizzate da un forte dinamismo, grazie anche ai profondi legami culturali e storici che ci legano. L’Italia è il quarto partner commerciale e vanta un’ottima posizione sul mercato locale come sesto principale paese investitore. Grandi aziende e numerose piccole e medie imprese trovano lì condizioni di sviluppo vantaggiose (manodopera qualificata, mercato interno di notevoli dimensioni, possibilità di proiezione verso gli altri mercati dell’Europa centro-orientale). Unindustria Reggio Emilia ha pertanto collaborato con piacere all’organizzazione di questo incontro e i tanti partecipanti registrati confermano il ruolo da protagonista che la Polonia occupa negli scenari di commercio internazionale per i prossimi anni. Per questo sulla Polonia si è concentrato un focus del nostro progetto agroalimentare “Would you like Reggio’s food?”.
LE POTENZIALITÁ DEL MERCATO POLACCO: REGGIO EMILIA E L’EMILIA ROMAGNA
Nei primi sei mesi del 2014, le esportazioni dell’Emilia-Romagna destinate al mercato polacco sono state di quasi 730 milioni di euro, in aumento del 15% rispetto al corrispondente periodo del 2013. Nello stesso arco temporale, le vendite della provincia di Reggio Emilia dirette in Polonia sono state di oltre 135 milioni di euro, con un aumento del 10% rispetto al primo semestre 2013.
Sempre tra gennaio e giugno 2014, le importazioni dell’Emilia-Romagna dalla Polonia sono risultate di oltre 335 milioni di euro, con un incremento del 17% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. Per quanto riguarda invece la provincia di Reggio Emilia, l’import è stato di oltre 63 milioni di euro, in crescita del 30% sul primo semestre 2013.
Nel 2013 i settori trainanti le esportazioni della regione in Polonia sono stati:
– Macchinari ed apparecchi per oltre 443 milioni di euro, in calo del 3% rispetto al 2012;
– Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti per quasi 243 milioni di euro, in aumento del 7% rispetto al 2012;
– Sostanze e prodotti chimici per oltre 129 milioni di euro, in calo del 4% rispetto al 2012;
– Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi per oltre 104 milioni di euro (+9% rispetto al 2012);
– Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori per quasi 100 milioni di euro, in aumento del 6% rispetto al 2012.
Nel 2013 i principali settori dell’export di Reggio Emilia con destinazione Polonia sono stati:
– Macchinari ed apparecchi per oltre 101 milioni di euro (+1% rispetto al 2012);
– Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti per oltre 46 milioni di euro, in aumento del 3% rispetto al 2012)
Seguono:
– Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori per quasi 27 milioni di euro (-1% rispetto al 2012);
– Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi per oltre 21 milioni di euro, in aumento del 4% rispetto al 2012;
– Sostanze e prodotti chimici per oltre 18 milioni di euro, in calo del 2% rispetto al 2012.
[Fonte. Elaborazioni Territorial & Sectorial Intelligence su dati ISTAT]