Il Comune di Modena ha già richiesto la rimozione della rotatoria temporanea, oggi in disuso, realizzata nell’area privata di via Emilia Est in occasione della costruzione nel 2008 della rotatoria tra via Emilia e tangenziale cittadina. Lo annuncia l’assessore ai Lavori pubblici Gabriele Giacobazzi che ieri, mercoledì 19 novembre, ha fatto il punto della situazione con i tecnici responsabili dell’infrastruttura per realizzare la quale venne utilizzato un fondo in ghiaia con ofiolite, roccia naturale con al suo interno fibre di amianto. Il materiale, acquistato dall’impresa appaltatrice da una cava parmense regolarmente autorizzata, è comunemente usato per realizzare fondi stradali e una volta posato non rappresenta alcun tipo di pericolo ma richiede attenzioni e procedure particolari nel caso di smantellamento per evitare l’emissione di polveri.
“L’area è attualmente in piena sicurezza – afferma Giacobazzi – come ci confermano gli esami tecnici di Arpa che ha realizzato anche specifici carotaggi del terreno. Non si era proceduto prima alla rimozione dell’infrastruttura, che richiederà procedure particolari per evitare l’emissione di polveri, perché su quell’area esistevano ipotesi di intervento che avrebbero evitato lo smantellamento garantendo comunque la massima sicurezza per l’ambiente e la salute. Quelle ipotesi non hanno avuto sviluppi – aggiunge Giacobazzi – e ora, scaduto il termine concordato nel 2008 per valutarle, riteniamo si debba procedere alla rimozione a carico della ditta che ha la responsabilità dell’intervento e sulla base di un piano in corso di definizione in accordo con gli enti di controllo, in particolare Provincia e Arpa”.