Il movimento 5 stelle Sassuolo chiede al sindaco Pistoni di intervenire senza altra esitazione per difendere ed informare i cittadini sassolesi:
HERA, senza chiedere il permesso, usando il poco trasparente meccanismo del “silenzio/assenso”, dal mese di Luglio ha istituito un fondo per le fughe d’acqua per il quale vengono addebitati ad ogni utente 15 euro/anno, fatturati in bolletta a rate bimestrali.
Il movimento 5 stelle Sassuolo, chiede con una mozione al sindaco i Sassuolo Pistoni e alla giunta, in quanto azionisti Hera, di intraprendere le necessarie iniziative per tutelare i propri Cittadini e chiede formalmente al gestore Hera, di rivedere i meccanismi di attivazione del “Fondo contro le perdite d’acqua” al fine di garantire la massima trasparenza che adesso è assente.
In Modo dettagliato il gruppo consigliare del Movimento 5 Stelle di Sassuolo chiede:
1. di sollecitare Hera perché rimuova d’ufficio il servizio non richiesto, introducendo il principio del “silenzio-dissenso” al posto del “silenzio-assenso”, come previsto dalla legge e che sia in oltre cancellata l’eventuale lista di tutte quelle adesioni avvenute senza richiesta specifica presentata dal consumatore, fino alla data odierna;
2. che l’amministrazione inviti Hera a spiegare in maniera chiara e precisa l’utilità del fondo medesimo e l’adesione da parte dei cittadini;
3. che vi sia un aggiornamento della pagina dedicata a tale servizio sul sito Sassuolo, con specifica delle norme corrette, e di tutte le informazioni utili in modo che l’adesione sia confermata solo da chi volesse effettuare tale pagamento;
4. che sia inoltrata al Consiglio Comunale di Sassuolo un rendiconto chiaro dell’ammontare complessivo del fondo e del suo effettivo utilizzo all’interno del territorio comunale con cadenza annuale;
6. che si richieda a Hera la restituzione del contributo (quando già addebitato in bolletta) a tutti gli utenti del territorio del Comune di Sassuolo.
Anche la Federconsumatori dell’Emilia-Romagna, paragonando il servizio a similari di altre aziende, ritiene che il costo di 15 euro sia eccessivo e quindi ingiustificato. Inoltre avverte che il Fondo interviene solo quando la fuga d’acqua supera l’80% del suo consumo medio e quindi è di scarsa utilità per chi lo sottoscrive. Altra critica consiste nel limite massimo rimborsabile dal Fondo pari a 10.000 euro, che sembra per Federconsumatori troppo basso rispetto alle potenzialità del fondo e ai costi sostenuti dai clienti in caso di un reale danno.
