Tutelare l’agricoltore da un lato, ma anche salvaguardare il quieto vivere della cittadinanza e l’incolumità dei piccioni. Con queste premesse il Comune di San Lazzaro e la Polizia provinciale di Bologna hanno trovato l’accordo per la risoluzione del problema emerso lo scorso venerdì 14 novembre in via Castiglia, nella frazione di Idice.
L’incursione di alcuni colombi nel campo di un coltivatore di zona aveva attivato (su richiesta) l’attivazione del Piano di controllo previsto per legge da parte della Polizia provinciale; che, pertanto, si era attivata per l’abbattimento dei volatili. Il Comune dal canto suo, non avendo ricevuto alcuna comunicazione a riguardo, e preso atto dell’allarme generato dagli spari negli abitanti della zona, con l’ordinanza sindacale n. 364/2014 disponeva l’interruzione dell’attività venatoria, «anche nella forma del controllo e della selezione a carico del piccione».
Fino all’intesa raggiunta lunedì 17 novembre, che impegna la Polizia provinciale a reperire e consegnare alcuni strumenti di dissuasione non cruenta (cosiddetti ‘cannoncini’) all’agricoltore danneggiato, il quale ne disporrà l’uso a sua discrezione. A seguito di un periodo ragionevolmente breve di verifica dell’efficacia del rimedio, il Comune e la Polizia provinciale torneranno al tavolo per valutare l’opportunità di rimuovere l’ordinanza, e dare quindi via libera al Piano di controllo con metodi tradizionali.
Giorgio Archetti, assessore al Welfare e Salute e benessere degli Animali, è soddisfatto: «Non siamo contrari tout court ai Piani di controllo, masarebbe stato più opportuno, oltre a darne notizia al Comune, che si fossero esperiti da subito metodi non cruenti di dissuasione dei piccioni. Ora l’agricoltore può avvalersi dei ‘cannoncini’, che speriamo sortiscano effetto. Tra i nostri interessi, infatti, c’è anche quello di proteggere le attività agricole dei nostri cittadini».