“Il 12 novembre in Confindustria a Modena la proprietà di Bevservice – ramo d’azienda di Coca-Cola Italia – ha riconfermato quanto comunicato il 28 ottobre 2014 la volontà di procedere ad ulteriori 110 licenziamenti chiudendo l’attività nella sede operativa di Campogalliano (uffici e officina) e un forte ridimensionamento dei tecnici esterni – spiegano Fai/Cisl-Flai/Cgil-Uila/Uil Modena in una nota.
Bevservice nasce il 2 gennaio 2013 da un conferimento di ramo d’azienda di Coca-Cola Italia (che ne detiene una quota societaria del 20%) della propria assistenza tecnica e di manutenzione degli impianti frigoriferi e di distribuzione con 278 addetti. Addetti ridotti ad oggi a meno di 200 a causa di una procedura di licenziamento collettivo e dimissioni incentivate a inizio anno.
Con questa nuova procedura di mobilità il gruppo dirigente, nei fatti smentisce tutto ciò che ha dichiarato nel 2013 su un’efficiente rete di servizi.
Al tavolo del 12 novembre l’azienda ha confermato l’ottimo andamento economico che tra l’altro risulta anche dal bilancio 2013 (quasi 9 milioni di utili, il 20% netto sui ricavi dopo le imposte) e nello stesso tempo continua a presentare una riduzione delle attività dai principali fornitori, la stessa Coca-Cola, Carlsberg e McDonald’s.
Il vero obbiettivo è quello, dichiarato anche dalla stessa azienda ai Sindacati – proseguono Fai/Cisl-Flai/Cgil-Uila/Uil Modena – di cedere a terzi tutte le attività sia di allestimento e ricondizionamento dell’officina di Campogalliano, sia di assistenza tecnica esterna su tutto il territorio nazionale, fino alle attività amministrative, utilizzando anche la nascita di partite Iva.
Ne esce un piano industriale che non possiamo condividere perché smentisce quanto definito con Coca-Cola nel 2013 e quanto sempre dichiarato da Bevservice nei mesi successivi.
Pertanto Fai/Cisl Flai/Cgil e Uila/Uil nel confermare lo stato di agitazione proclamato ad agosto, programmeranno nei prossimi giorni le assemblee su tutto il territorio nazionale per l’indizione di ulteriori azioni volte al ritiro dei licenziamenti e alla presentazione di un piano industriale di prospettiva”.
(Rossano Carnevali Flai/Cgil Modena – Piersecondo Mediani Fai/Cisl Modena – Ennio Rovatti Uila/Uil Modena)