“Più investimenti in tecnologia finalizzati a integrare innovazione e competitività, utilizzando al meglio le risorse messe a disposizione dal nuovo Piano regionale di Sviluppo Rurale. Il futuro del settore agricolo sta nella capacità di innovarsi e il progetto che presentiamo oggi va in questa direzione”. Lo ha detto Guido Zama intervenendo al convegno “Impiego della tecnologia satellitare in agricoltura, esperienze nel settore vitivinicolo e cerealicolo” in qualità di coordinatore di Agrinsieme Emilia Romagna, la realtà che riunisce Confagricoltura, Cia e l’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari e rappresenta oltre 40mila aziende associate.
Al centro dell’incontro svoltosi alla 41ma edizione di Eima International, il progetto “RTK (Real Time Kinematic) miglioramento delle performance ambientali e di sicurezza degli operatori nei processi produttivi attraverso la realizzazione di una rete rtk comprensoriale”.
In sintesi: partendo dalla realizzazione di uno studio cartografico e di un sistema informativo territoriale delle superfici oggetto di sperimentazione, RTK ha previsto l’ottimizzazione della rete regionale di 12 stazioni permanenti Gps/Gnss – per rilevare le macchine agricole che operano sul territorio con estrema precisione ed efficienza – e l’impiego di impianti di controllo dinamico delle prassi agronomiche con la segnalazione in tempo reale di eventuali criticità operative e gestionali. Tra gli obiettivi raggiunti: maggiore sicurezza e meno stress per gli operatori; riduzione dei consumi di carburante; tempi di lavorazione ridotti; impiego razionale dei mezzi agricoli e riduzione degli input chimici. Inoltre, l’iniziativa ha fatto “rete” con altre attività finanziate dalla stessa misura e finalizzate alla sostenibilità ambientale nel settore vitivinicolo e cerealicolo.
Agrinsieme Emilia Romagna intende promuovere e valorizzare le progettualità che puntano sull’innovazione applicata alle produzioni agricole affinché le imprese e le aziende cooperative acquisiscano piena consapevolezza dei benefici economici indotti – dovuti in primis all’abbattimento dei costi – che significano maggior reddito e competitività per l’agricoltore.