Secondo sold-out consecutivo all’Unipol Arena di Bologna. Dopo il tutto esaurito per Cesare Cremonini, a distanza di sole 48 ore ecco il nuovo sold-out per Michael Buble.
Unica data italiana quella di sabato sera per il pluripremiato “To be loved Tour” che ha toccato diversi Paesi in ogni parte del mondo; per la verità un’anteprima del concerto c’era stata a gennaio al Filaforum di Milano per una due-giorni (ovviamente sold out).
Il crooner Canadese non ha deluso il pubblico bolognese, ed ha sfoggiato tutte le sue doti di ottimo interprete governando un’orchestra di venti elementi con una spettacolare sezione fiati che si alternava ad una sezione archi tutta femminile; abilmente alternati anche i brani proposti che hanno spaziato tra brani originali e cover, culminando alla fine del concerto quando Michael ha zittito tutti gli strumenti, ha fatto spegnere microfoni ed amplificatori, si è tolto gli auricolari ed ha cantato così, senza nessun arrangiamento, facendo risuonare la sua voce potente in tutto il palasport. Emozione davvero unica ed irripetibile. Confermate anche le spiccate doti di grande intrattenitore, a tre quarti del concerto, lascia il palco principale per tuffarsi tra la gente e raggiungere una particolare piattaforma montata in fondo al parterre dove non si è risparmiato in nulla, battute, strette di mano, selfie col pubblico. Un bagno di disponibilità ed umiltà dal quale potrebbero imparare tanti artisti ed organizzatori di casca nostra.
Una menzione particolare per i Naturaly 7, il gruppo di supporto che ha avuto il compito di scaldare il pubblico prima del concerto vero e proprio e che ha poi accompagnato Michael durante la performance sulla piattaforma; un gruppo interamente vocale che supplisce alla mancanza degli strumenti con l’impasto delle voci. Strepitosi!
