Prestigioso riconoscimento internazionale per una start up modenese, nata dall’idea di un dottorando e assegnista di ricerca dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, il dott. Enrico Giuliani, che con la sua Neuron Guard, che realizza un sistema di intervento tempestivo su pazienti colpiti da ictus, si è aggiudicato il primo premio nella categoria Internet of things and hardware dell’Intel Global Challenge, la competizione promossa dalla nota azienda informatica californiana. Questo traguardo gli è valso un contributo di 15mila dollari.
“Al dott. Enrico Giuliani ed ai giovani che collaborano con lui in questa nuova impresa, così come al prof. Alberto Barbieri, che ne ha incoraggiato la nascita – ha affermato il Rettore prof. Angelo O. Andrisano – voglio esprimere l’ammirazione mia personale e dell’Ateneo. Ottenere riconoscimenti in ambito internazionale non è facile, ma i nostri ragazzi ci sono riusciti facendosi preferire per la loro idea ed il loro prodotto tra altri agguerriti teams. Questo premio conferma la bontà della preparazione che diamo ai nostri giovani, ma anche quanto sia fondamentale il ruolo che può giocare l’Università per favorire processi di innovazione che rendano competitive le nostre imprese”.
Neuron Guard non è nuova ai premi: è di pochi mesi fa infatti il conseguimento del Premio Marzotto “Dall’Idea all’Impresa”, dopo che si era precedentemente collocata fra le vincitrici del programma di accelerazione d’impresa SeedLab (www.seedlab.it), che le aveva fruttato un entrepreneurial journey proprio in California.
Quali sono le caratteristiche di Neuron Guard che la rendono così innovativa ed apprezzata?
Neuron Guard sviluppa un sistema integrato di protezione cerebrale per pazienti colpiti da ictus, arresto cardiaco e trauma cranico grave. Il sistema si basa sull’ipotermia, ovvero l’abbassamento di alcuni gradi della temperatura di un’area del corpo, col fine di rallentare l’estensione del danno, mirata e controllata al distretto della testa, impiegando un sistema innovativo per la somministrazione endovenosa di sostanze ad azione neuroprotettiva. Attraverso questa idea sono stati sviluppati una serie di dispositivi medicali, utilizzabili sinergicamente già sul luogo dell’evento così da offrire in caso di evento avverso una soluzione immediata che possa limitare le conseguenze del danno cerebrale.
“Siamo entusiasti per il premio ricevuto dal dott. Giuliani che è ormai avvezzo a portare a casa riconoscimenti estremamente prestigiosi. Il suo sistema d’altronde interviene in modo straordinariamente efficace sul danno cerebrale – ha spiegato il prof. Alberto Barbieri, docente di Emergenze medico chirurgiche all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia con cui si è formato il dott. Enrico Giuliani – consentendo di arginare e limitare notevolmente le conseguenze, poiché interviene in modo tempestivo già nel primo trattamento sanitario, sul luogo dell’evento”.
La società è stata fondata alla fine del maggio 2013 e ha ufficialmente iniziato l’attività all’inizio di giugno, avvalendosi della collaborazione di molti professionisti, tra cui la dott.ssa Mary Franzese, vicepresidente della start up, di cui cura gli aspetti economici e la pianificazione commerciale, in questi giorni a Berkley assieme al dott. Enrico Giuliani a ricevere il premio.
“L’idea – spiega il dot. Enrico Giuliani – è quella di sviluppare un collare refrigerante per portare sul luogo dell’evento l’ipotesi terapeutica, una strategia di neuroproteziine consolidata. La mia storia personale affonda le radici nel percorso di studi che mi ha permesso di entrare in contatto con questo genere di emergenze. Ha sicuramente giocato, poi, un ruolo importante aver avuto un famigliare (per semplicità una nonna) colpito da ictus”.
ENRICO GIULIANI
Ha 32 anni e risiede a Modena. Nel 2007 si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia col punteggio di 110/110 e lode e, successivamente, nel 2012 ha conseguito la specializzazione in Anestesia e Rianimazione (punteggio 110/110 e lode) sempre presso l’Ateneo di Modena e Reggio Emilia, dove ha ottenuto poi un assegno di ricerca per la studio di biomateriali innovativi. Ora frequenta la Scuola di Dottorato in Medicina Clinica e Sperimentale, interessandosi di biomarcatori di danno tessutale. Ha lavorato come anestesista a contratto, prima presso la Struttura semplice di Rianimazione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, poi presso l’IRCCS Arcispedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia. Dalla fine di giugno 2013 lavora a tempo pieno per Neuron Guard, impresa di cui è fondatore. Ha al suo attivo 18 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali e 9 pubblicazioni nell’ambito di congresso nazionali. Vincitore del programma di accelerazione per start-up innovative Seedlab presso il Talent Garden di Milano con la sua start-up ha vinto il Premio Marzotto 2013 per la categoria “Dall’idea all’Impresa”.