“E’ uno dei passaggi della mia relazione al Congresso a cui tengo maggiormente – dice Lauro Lugli, Presidente di Legacoop Modena – quello in cui ho dichiarato che noi tutti potremo dire di aver assolto il nostro ruolo….se diventeremo gli interpreti per nuove relazioni industriali – comprendendo che il momento storico ed economico non consente più la presunta distintività presente in alcune rivendicazioni sindacali, oggi anacronistiche di fronte a volumi di attività che si dimezzano, con costi standard non più competitivi, e che riducono il margine di vita delle nostre imprese – e per approcci sempre più corali, nuovi e responsabili ai problemi e alle opportunità del nostro territorio – come dimostra la positiva risposta di Coop Estense e Nordiconad al documento del Comune sulle chiusure festive, grazie alla quale domani 1 novembre i nostri punti vendita cittadini saranno chiusi, a differenza di altri”.
Lauro Lugli richiama quanto accaduto in città l’1 novembre scorso: Coop Estense e Nordiconad hanno rispetto l’accordo siglato con l’Amministrazione di Modena, altri no. “Ebbene, prosegue Lugli – vorrei che questo venisse adeguatamente apprezzato; soprattutto se consideriamo che ciò ha significato, per le nostre due cooperative, rinunciare ad introiti importanti, come risulta dagli andamenti – del tutto positivi – delle strutture di Coop Estense e Conad rimaste aperte in provincia di Modena in quella stessa giornata. Sono stati andamenti del tutto in linea con quelli di un sabato normale, sia in termini di vendite che di frequentazione, con decine di migliaia di persone che hanno fatto la spesa in questo giorno.
Questo non solo significa che l’apertura del primo novembre ha intercettato un reale bisogno della Comunità – così come l’apertura domenicale si è ormai consolidata come una opportunità fondamentale per i consumatori, attestandosi in molte strutture come la terza giornata settimanale per volume di vendite – ma anche e soprattutto che in generale le aperture domenicali e festive hanno dato alla distribuzione una opportunità fondamentale per rispondere ad un momento estremamente difficile per il commercio. Ma pensiamo soprattutto al dato occupazionale: nel difficile momento attuale, le nostre due cooperative sono tra le poche realtà che producono non solo occupazione, ma “buona” occupazione, tutelata contrattualmente e sindacalmente, che vede sia nel caso di Coop Estense sia in Nordiconad 90% dei contratti a tempo indeterminato.
È chiaro a tutti che per chi opera nel commercio la difesa del lavoro non può che essere perseguita attraverso il mantenimento dei volumi di vendita. In un frangente così complesso e critico per il ridotto potere di acquisto ed il calo dei consumi, le scelte prese da chi opera nel commercio per raggiungere obiettivi di vendite, non possono non essere ricondotte a questo elemento imprescindibile.
Ciò non significa che Coop Estense e la rete di vendita associata a Conad non siano consapevoli dell’impegno che viene richiesto ai loro collaboratori addetti nei punti vendita e per questo non si sottraggono a confrontarsi nel merito così come concordato con il Sindaco di Modena.
Detto questo, e ritornando al 1 novembre scorso, è però evidente che accordi territoriali come quello sottoscritto da alcuni operatori modenesi con l’Amministrazione, rischiano di perdere valore ed efficacia, generando addirittura limiti competitivi, se non coinvolgono tutti gli operatori presenti in un determinato territorio.