Si svolgerà domenica prossima, 9 novembre, in occasione della Giornata Mondiale del Diabete proclamata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per il 14 Novembre, la tradizionale “Camminata della Salute” organizzata dall’Associazione Star Bene con il patrocinio del Comune di Sassuolo. L’iniziativa è stata presentata stamane nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte Andrea Lombardi, Assessore alla Sanità del Comune di Sassuolo e Patrizia Barbolini, Presidente Associazione Star Bene.
“il diabete ha scelto me. Ma anche io ho scelto me” è lo slogan scelto per la campagna di promozione dei sani stili di vita in questa edizione della Giornata Mondiale del Diabete, perché quest’anno Diabete Italia ha voluto far sentire la voce delle persone con diabete. Milioni di persone in Italia ogni giorno scelgono se stessi. Scelgono di tenere sotto controllo il loro diabete misurando la glicemia, seguendo la terapia, migliorando le loro abitudini alimentari e riscoprendo il piacere di muoversi.
Che cos’è il diabete mellito
Si definiscono ‘diabete mellito’ (o ‘diabete’) tutte le malattie e condizioni che, non trattate, portano a un eccesso di zuccheri nel sangue (iperglicemia).
Il diabete di tipo 2
La forma più frequente di diabete, il diabete di tipo 2 si manifesta generalmente dopo i 40 anni, soprattutto in persone sovrappeso/obese. La sua evoluzione è lenta e priva di sintomi. Gradatamente la persona perde la capacità di controllare l’equilibrio della sua glicemia. È comunemente noto come ‘diabete dell’anziano’, ‘diabete alimentare’ o con la sigla DM2 o T2DM. È la forma di gran lunga più comune con milioni di casi in Italia.
Il diabete di tipo 1
Il diabete di tipo 1 è dovuto a una reazione autoimmunitaria che distrugge le betacellule del pancreas dove viene prodotta l’insulina. Essendo l’insulina necessaria a far entrare il glucosio nelle cellule, la persona con diabete di tipo 1 deve assumerla dall’esterno e fare in modo di averne sempre la quantità giusta nel sangue.
Il diabete di tipo 1 insorge spesso in età pediatrica. Circa 100 mila bambini e ragazzi in Italia hanno il diabete di tipo 1 e sono seguiti da una rete di Servizi di Diabetologia Pediatrica all’interno dei quali team specializzati sono in grado di prescrivere le terapie più appropriate e soprattutto di educare la famiglia e i ragazzi a una corretta gestione del diabete. La persona con diabete di tipo 1 infatti, sia nella infanzia, sia nella adolescenza, sia nella vita adulta, può svolgere una vita normale. Nessuna attività o obiettivo gli è precluso: esistono scienziati e fotomodelle, artisti e grandi campioni sportivi con diabete di tipo 1. La persona con diabete deve tenere sempre presente l’effetto che ogni sua scelta, o ciò che gli accade, può avere sulla concentrazione di glucosio nel sangue.
Questo significa misurare spesso la glicemia e, sulla base di questi dati, prendere delle decisioni: assumere una determinata dose di insulina, fare o non fare dell’esercizio fisico, mangiare o non mangiare sostanze contenenti carboidrati.
Il diabete di tipo 1 insorge più spesso nei primi 30 anni di vita. Questo significa convivere per lunghissimo tempo con il diabete e quindi è fondamentale per la persona con diabete di tipo 1 mantenere il più possibile vicino alla norma la glicemia, evitando iperglicemie (quantità troppo elevata di glucosio nel sangue) che a lungo andare generano le complicanze ma anche ipoglicemie (carenza di glucosio nel sangue).
In Italia. Il numero di persone con diabete di tipo 2 è in veloce crescita sia nei Paesi avanzati, sia nei Paesi che hanno da poco iniziato il loro sviluppo economico. Questa impennata nel numero di casi diagnosticati e in quelli stimati è dovuta soprattutto:
alle modifiche quantitative e qualitative nell’alimentazione (si mangia di più e peggio); il minor dispendio energetico (il lavoro richiede meno fatica, non ci si muove a piedi, si sta lunghe ore fermi) queste modifiche allo stile di vita spesso associate al sovrappeso o alla obesità, fanno probabilmente scattare una tendenza geneticamente ereditata a sviluppare il diabete. Si calcola che in Italia oggi: 3 milioni di persone abbiano il diabete di tipo 2 e siano diagnosticate e seguite: si tratta del 4,9% della popolazione; 1 milione di persone abbiano il diabete di tipo 2 ma non siano state diagnosticate: è l’1,6% della popolazione; 2,6 milioni di persone abbiano difficoltà a mantenere le glicemie nella norma, una condizione che nella maggior parte dei casi prelude allo sviluppo del diabete di tipo 2. Parliamo del 4,3% della popolazione. In pratica oggi il 9,2% della popolazione italiana ha i difficoltà a mantenere sotto controllo la glicemia. Nel 2030 si prevede che le persone diagnosticate con diabete saranno 5 milioni.
Nel distretto sanitario sassolese – ha spiegato Patrizia Barbolini – ci sono più di 5.000 diabetici di cui 1.200 si curano con insulina. I bambini diabetici, invece, sono seguiti dalla struttura ospedaliera di Modena. L’attività motoria è fondamentale per il diabetico, tanto che l’Associazione lotta perché si possano avere convenzioni con le palestre, affinché la ginnastica possa diventare obbligatoria e non solo per iniziativa privata.
Domenica mattina, a partire dalle ore 9 con il ritrovo in piazza Garibaldi, avrà inizio la Camminata della salute e Nordic Walking (per chi è attrezzato) tra i parchi Vistarino e Ducale con prove glicemiche; al rientro buffet della salute per tutti. Prima della camminata verrà effettuato un prelievo e la visita medica per valutare la predisposizione al diabete.