L’artista colombiana Bastardilla ha completato l’opera che chiude la sezione Walls di Frontier, il progetto speciale del Comune di Bologna dedicato alla Street Art. Bastardilla ha dipinto una facciata dell’edificio che ospita la sede distaccata del Liceo Scientifico Augusto Righi in via Tolmino 9. Come già accaduto a giugno per l’intervento realizzato dall’artista italiano Peeta sulla facciata delle Scuole Gualandi in via Beroaldo 2, FRONTIER conferma l’intenzione di lavorare su edifici scolastici con i quali è stato instaurato un percorso che coinvolgerà insegnanti e studenti.
L’artista colombiana riconosciuta a livello internazionale opera da anni eseguendo dipinti murali con uno stile originale e riconoscibile. Il suo lavoro si è concentrato su alcuni temi ricorrenti: dalla percezione della condizione femminile nel mondo ad elementi delle antiche culture precolombiane (miti e culti pagani), fino alla rappresentazione dell’infanzia come simbolo dell’umanità.
Per l’opera di Frontier, Bastardilla ha scelto di utilizzare la figura ricorrente del “bambino-fiammifero”. I “bambini-fiammifero” simboleggiano l’accensione delle facoltà mentali che avviene nell’età preadolescenziale, come metafora della forza insita nella giovani menti. Il bambino fiammifero è inteso dall’artista come vera forza propulsiva per la nostra società e per il futuro della nostra umanità. Nel caso del murale da realizzare a Bologna, un gruppo di “bambini-fiammifero” riuniti in cerchio alimentano una fiamma, metafora della conoscenza e della potenza della condivisione dei saperi.
L’edificio su cui è intervenuta l’artista, insieme a tutto il complesso che oggi ospita la scuola secondaria, è sottoposto a tutela dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Storici della Regione Emilia-Romagna che ha autorizzato l’operazione.
FRONTIER è il progetto con cui il Comune di Bologna, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, intende valorizzare il Writing e la Street Art, avviando una riflessione approfondita su due fenomeni riconosciuti a livello internazionale come forme di espressione tra le più interessanti nel panorama dell’arte contemporanea.
Il progetto, curato da Claudio Musso e Fabiola Naldi, si collega idealmente e storicamente alla mostra “Arte di Frontiera. New York Graffiti”, organizzata nel 1984 alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna, evento unico nel suo genere e tra i primi in Europa ad analizzare il fenomeno nato negli Stati Uniti.
Strutturato come una piattaforma aperta e in evoluzione, Frontier dal 2012 si è contraddistinto per due elementi complementari: da un lato la valorizzazione artistica del Writing e della Street Art attraverso la realizzazione di opere murali di dimensione monumentale, e dall’altro l’approfondimento teorico e critico delle due discipline.
Info: www.frontier.bo.it | facebook: Frontier – La linea dello stile | frontier.bo@gmail.com