“Il trasferimento del Servizio Dipendenze Patologiche è un preciso impegno programmatico assunto nei confronti della città, ma è un impegno anche nei confronti degli operatori e degli utenti; per questo crediamo che l’Azienda Usl, con il concorso del Comune e del privato sociale, abbia messo in campo soluzioni articolate attente e volte, davvero, al progressivo superamento delle criticità riscontrate in questi anni”.
Lo ha detto l’assessora al Welfare e Sanità del Comune di Modena Giuliana Urbelli rispondendo nel Consiglio comunale di oggi, giovedì 30 ottobre, all’interrogazione del consigliere Andrea Galli (FI) sulle intenzioni della nuova Amministrazione comunale in merito alla sede del Sert. “Intende proseguire su questa ‘Politica del rinvio’ o affrontare seriamente il problema definendo la vicenda e trovando una soluzione?”, ha domandato Galli. Per il consigliere “negli ultimi dieci anni si sono sprecati gli annunci sul trasferimento dell’attuale sede di via Sgarzeria a sede più consona, annunciata ma non identificata”.
L’assessora Urbelli ha quindi spiegato che il Protocollo d’intesa tra Ausl e Comune per la ridefinizione delle sedi destinate a servizi sanitari prevede per il servizio Dipendenze Patologiche un rigoroso cronoprogramma di impegni reciproci. È prevista entro la fine del 2017, primi mesi del 2018, l’attivazione del Servizio presso la nuova sede di via Nonantolana, realizzata in un immobile messo a disposizione dal Comune. Ma già dal 27 ottobre di quest’anno, e per tutto il periodo di transizione, il servizio rivolto all’utenza a bassa soglia di accesso viene gestito dal gruppo Ceis al Centro diurno di Cognento, verso il quale è previsto il trasporto dei pazienti. Il Centro in funzione dal lunedì al sabato è dotato di ampi spazi, oltre che di infermeria e ambulatorio, ed è facilmente accessibile agli utenti in situazione di particolare marginalità. “I trasferimenti di sedi sanitarie sono azioni complesse. Inoltre – ha sottolineato l’assessora Urbelli – la riorganizzazione del servizio va oltre l’individuazione della nuova sede, pur essendo universalmente ritenuta non adeguata l’attuale. L’utenza si sta infatti modificando, come l’uso delle sostanze e, quindi, il servizio che da Servizio recupero tossicodipendendenze (Sert) diventa Dipendenze Patologiche e troverà soluzioni più articolate anche ad esempio all’interno delle Case della Salute”.
Nella replica il consigliere Galli ha affermato: “Prendo atto che per la prima volta in quest’Aula si dice che la sede di via Sgarzeria è universalmente riconosciuta come inadeguata. Apprezzo – ha aggiunto – che gli utenti vengano divisi in due sedi e spero che a Cognento, dove verranno gestite le situazioni più difficili, non si verifichi nuovamente la condizione di via Sgarzeria. Arrivare al trasferimento nel 2017 vuol dire andare ancora molto avanti, ma meglio tardi che mai”.