I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Bologna Borgo Panigale hanno fermato tre napoletani, di 62, 39 e 23 anni, indiziati di furto aggravato in concorso commesso intorno alle ore 3:00 di mercoledì scorso ai danni della Banca Agricola Mantovana situata a Trebbo di Reno. L’allarme al 112 era stato dato da un cittadino che, considerato l’orario notturno, si era insospettito vedendo alcune persone aggirarsi nei pressi dell’istituto di credito. La Centrale Operativa dell’Arma provvedeva ad allertare tutte le pattuglie presenti in zona e pochi istanti dopo i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna fermavano una Ford Focus in via del Trebbo. Non appena i militari si avvicinavano all’auto, il conducente, poi identificato nel 39enne, cominciava a trafficare velocemente con un navigatore satellitare collocato sul parabrezza, riuscendo così a cancellare le ultime destinazioni memorizzate sul dispositivo. Perquisito sul posto, il soggetto veniva trovato in possesso di un telefono cellulare, a cui era stata rimossa la SIM CARD e la batteria (occultate in un vano porta oggetti dell’auto) e un paio di guanti da lavoro, un modello di quelli che solitamente vengono utilizzati durante le saldature. Mentre i militari approfondivano la posizione del 39enne, gravato da precedenti penali e di polizia per reati contro il patrimonio, altri due veicoli venivano fermati in via del Trebbo: una Fiat Idea con il 62enne al volante, anche lui con precedenti di polizia e una Toyota Yaris condotta dal 23enne, l’unico incensurato. Anche gli altri due soggetti, sottoposti a perquisizione, venivano trovati in possesso di guanti da lavoro e telefoni cellulari con la batteria scollegata. L’aspetto più interessante dal punto di vista investigativo è emerso quando i Carabinieri, smontando il cruscotto di ogni auto, hanno trovato delle ricetrasmittenti sintonizzate sulla stessa frequenza. Nonostante l’evidenza dei fatti, i tre fermati hanno negato di conoscersi e di aver preso parte al furto, anche se due di loro, il 62enne e il 39enne erano già emersi in un procedimento penale di nove anni fa per una rapina avvenuta a Modena.
Convalidato il fermo, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, il 62enne e il 39enne sono stati associati alla Casa Circondariale della Dozza, mentre nei confronti del 23enne è stata emessa la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Proseguono le indagini per risalire all’identità di altri due complici che sarebbero fuggiti a bordo di una quarta auto.