“Credo che sia nostra responsabilità oggi arrivare a un pronunciamento il più ampio e il più unitario possibile sui fatti accaduti sabato. Cosa è avvenuto di nuovo sabato. E’ avvenuto un salto di qualità nell’esercizio illegale della violenza squadristica e teppistica, c’è stato un assalto premeditato e organizzato alle Forze di polizia, basta guardare le riprese di quegli avvenimenti.
Sicuramente sarà più puntuale, tutti ci auguriamo, l’intervento della magistratura per accertare le responsabilità in modo attento, sulla base delle relazioni e delle denunce delle Forze di polizia, ma credo che noi dobbiamo avere insieme consapevolezza della necessaria fermezza”.
“Il salto di qualità che è avvenuto ci deve preoccupare e ci impone, secondo me, una risposta all’altezza della situazione, interpretando il sentimento della città che si attende su questo chiarezza di posizione da parte del Consiglio comunale, che è l’organismo rappresentativo della nostra città.
Noi abbiamo assistito in questi mesi a diversi episodi, che abbiamo condannato: abbiamo assistito a interruzioni del traffico, a occupazioni di immobili, al fatto che al nostro Rettore è stato messo un cartello al collo e un bavaglio, abbiamo assistito al fatto che l’ufficio di un professore universitario stimato come il professor Panebianco sia stato murato, semplicemente per le sue idee e assistiamo continuamente a una teoria completamente fuori dall’ordinamento democratico, sulla base della quale sarebbe possibile per alcuni ergersi a giudici e decidere chi ha libertà di parola e chi no, voi capite che siamo nel completo delirio.
Il nostro ordinamento democratico è nato settanta anni fa, come sappiamo, proprio per ribadire che le società democratiche prima di tutto garantiscono il diritto di opinione, la libertà di parola e la libertà di associazione. Quindi, non abbiamo da discutere con queste persone, non abbiamo da controbattere i loro argomenti, abbiamo semplicemente da stringerci intorno alle Forze dell’ordine, lo ripeto, che sono fatte oggetto, semplicemente perché si interpongono per evitare ulteriori scontri, di continue aggressioni che questa volta però sono state organizzate con sistematicità e anche con strumenti pericolosi”.
“Fermezza nella risposta, fermezza nella condanna, chiara solidarietà e atti conseguenti. Condivido, ovviamente, l’ordine del giorno presentato dal Partito Democratico, ma sicuramente penso che oggi, e a questo vi invito e se volete partecipo attivamente alla stesura, occorre un testo dove non è tanto importante quello che ci divide, ma è fondamentale quello che ci unisce. Quindi, chiedo una disponibilità a un testo dove sia possibile la larga maggioranza almeno di questo Consiglio per interpretare al meglio il nostro compito. Ognuno di noi ha espresso in questi mesi opinioni differenti che sono note, ma siamo a un punto in cui non è tanto importante rifare oggi un elenco delle opinioni differenti e dei distinguo che abbiamo avuto su questo tema.
Non è più tempo: è tempo di una ferma condanna e di un indirizzo chiaro che il Consiglio comunale può dare a questa Giunta. Ho già avuto modo di dichiararlo e lo ribadisco in questa sede: piena solidarietà alle Forze dell’ordine; condanna di questi episodi; accertamenti della Magistratura; verifica dei nostri regolamenti e verifica delle convezioni in essere, perché non possiamo tollerare che siano usate sedi del Comune per praticare l’illegalità e la violenza. Questi quattro punti ci dovrebbero unire.
Perché diciamo verifica delle convenzioni? Perché lo dobbiamo verificare in base alle segnalazioni della Magistratura, in base alle relazioni delle Forze di polizia, in base alle responsabilità individuali e quindi abbiamo bisogno di fare una istruttoria. L’intenzione nostra è di arrivare a una revoca, se tutto questo viene accertato, ma occorre che comprendiate, come mi pare ci sia la possibilità e chiedo scusa se non sono stato chiaro che la città si aspetta un ordine del giorno unitario.
Credo che dovremmo concentrarci su questo massimo comune denominatore rispetto al fatto di rivendicare io l’avevo detto o avrei fatto in altro modo, perché, vi assicuro, se non facciamo un ordine del giorno unitario oggi, la città non farà dei distinguo. Questo noi dobbiamo saper interpretare oggi. Ci sono quattro ordini del giorno, io credo che ci sia la possibilità di farne uno con la più ampia condivisione possibile.
Così come dobbiamo approvare, con un automatismo di voto quasi, che non vuol dire non pensarci, quello cui ci invitava Bugani sulla solidarietà alla deputata minacciata dalla mafia. Credo che su questo non abbiamo molto da aggiungere.
Gli altri ordini del giorno sono altrettanto importanti, penso che ci siano degli argomenti da approfondire, ma anche qui non vedo grossi problemi ad arrivare a una condivisione: parliamo di difesa dell’occupazione, di mantenere un rapporto stretto tra Consiglio metropolitano e Consiglio comunale, sono per me tutte ottime proposte. La prima, però è questa: ognuno di noi rinunci a qualcosa dalla sua posizione per una posizione comune che attende la città. Questo è l’invito che veramente faccio a tutti i capigruppo, sapendo che questo oggi si attende da noi la città”.