Il 17 settembre scorso l’Istituto Motti subiva una intrusione predatoria, in seguito alla quale erano stati asportati 3 computer del valore di circa 1.400,00 euro.
Al momento del sopralluogo la Polizia di Stato non ha rilevato segni di scasso o di effrazione.
Successivamente, grazie alla visione dele telecamere di sorveglianza, si è riscontrato che nell’edificio era entrata una sola persona e le sue caratteristiche risultavano note agli uomini della Squadra Mobile.
Il sospettato, un reggiano 30enne con precedenti per reati contro il patrimonio, messo alle strette, ha confessato di aver commesso il furto.
Nella circostanza ha dichiarato di aver venduto i 3 computer in zona stazione ad uno sconosciuto.
Veniva indagato a piede libero.