Quello appena trascorso è stato un weekend di controlli notturni lungo le strade reggiane del sesso a pagamento: sono più di venti le prostitute e i viados – in larga parte ecuadoregni ma anche colombiani e cileni – controllati dai carabinieri. Alcuni di loro sono stati contravvenzionati per essere stati sorpresi dai Carabinieri invitare in modo molesto al libertinaggio i conducenti in transito, due prostitute rumene sono state condotte in caserma e denunciate per non aver ottemperato al foglio di via obbligatorio dal comune di Reggio Emilia con divieto di ritorno per anni 3, mentre alcune prostitute sprovviste di documenti sono state condotte in caserma per verificare la regolarità del loro soggiorno in Italia. La notte di controlli ha confermato la mappa tracciata nei recenti blitz condotti sempre dai Carabinieri lo scorsa estate: la mappa del sesso rimane ben definita con l’aumento nei fine settimana dei trans, originari del Sudamerica, che giungono dall’hinterland milanese. Conferme giungono anche dalle “passeggiatrici” rumene, subentrate ormai alle loro colleghe albanesi. Sulle strade non c’è traccia di prostitute italiane né nigeriane. Chi gradisce quest’ultime deve spostarsi oltre Enza essendo un mercato che “assicura” la provincia di Parma. Le cinesi battono soprattutto la zona della stazione ferroviaria, adescando i clienti nelle strade attorno a piazzale Marconi per poi portarli nei loro appartamenti in zona. Nel weekend i controlli dei carabinieri sono partiti dalla tangenziale in direzione di Parma e sono continuati lungo tutte le strade attorno alla via Emilia. E, come sempre in questi casi, non sono mancate le imbarazzate giustificazioni dei clienti, che hanno cercato in ogni modo di spiegare la loro presenza in quelle zone per evitare di essere identificati. Due trans in abiti a dir poco succinti sono stati contravvenzionati ai sensi della legge Merlin in quanto sorpresi dai Carabinieri invitare in modo molesto al libertinaggio i conducenti in transito. Per due cittadine rumene è stata anticipata la fine lavoro: Poco dopo l’una sono state condotte in caserma e denunciate: su di loro pendeva provvedimento di foglio di via obbligatorio dal comune di Reggio Emilia con divieto di farvi ritorno per 3 anni. Le verifiche e le “azioni di disturbo” sulle strade del sesso a pagamento, annunciano dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Emilia, continueranno anche nei prossimi weekend: il fine è quello di arginare il fenomeno, che contribuisce a creare degrado in diversi quartieri della città.
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