Ricerca accademica e ricerca applicata al mondo industriale, ventidue laboratori scientifici, distribuiti su oltre 700 metri quadrati di superficie, all’interno dell’area del Campus scientifico universitario di via Campi a Modena, una vasta gamma di strumenti di analisi per applicazioni interdisciplinari dalle scienze chimiche a quelle medico-chirurgiche.
E’ questo oggi, in sintesi, il C.I.G.S. – Centro Interdipartimentale Grandi Strumenti dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, realtà estremamente attiva sul piano della ricerca, nata con l’intento di supportare, con strumentazioni all’avanguardia, il lavoro dei ricercatori e accreditatasi negli anni come struttura tra le più aggiornate e avanzate sul piano nazionale, che festeggia quest’anno i quarant’anni dalla sua istituzione.
E in occasione delle celebrazioni, tenutesi venerdì 3 ottobre 2014 durante un convegno organizzato presso il Campus universitario di via Campi, è stato inaugurato il nuovo laboratorio di microscopia elettronica a scansione, che va ad incrementare e aggiornare la ricca dotazione strumentale del Centro, realizzato grazie al generoso sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
“La struttura, che ha sede al piano terra dell’ex Dipartimento di Fisica, – ha detto il Rettore prof. Angelo O. Andrisano – è stata di fondamentale supporto al potenziamento della ricerca accademica, rivelandosi assolutamente lungimirante ai fini della sua modernizzazione, poiché ha favorito quella interdisciplinarietà e collaborazione fra gruppi di ricerca e tra diverse discipline che, oggi, strategica per il progresso delle scienze e per il conseguimento di risultati e prodotti utili al cammino della società. Il C.I.G.S. è attualmente una delle più importanti ed imponenti struttura di ricerca, di cui sia dotata Modena, e rappresenta uno dei punti di eccellenza del nostro Ateneo, nonché uno spazio nel quale quotidianamente dimostriamo la nostra volontà di saperci mettere al servizio del territorio. Il valore raggiunto dal Centro è enorme e di questo dobbiamo essere grati alla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, che si è sempre dimostrata sensibile verso l’esigenza di aggiornare e potenziare costantemente le strumentazioni presenti”.
La nuova strumentazione è stata acquisita nell’ambito del piano di sviluppo poliennale del C.I.G.S. che giungerà a piena realizzazione con l’installazione del nuovo spettrometro NMR AVANCE III HD 600 MHz, prevista per la fine del 2014.
“La delicata e fondamentale attività di supporto svolta dal Centro in questi anni – ha dichiarato il dott. Andrea Tombesi, direttore del C.I.G.S. – ha dato impulso a molte ricerche innovative, d’elevata complessità e di applicazione interdisciplinare, in particolare nel campo delle scienze biomediche, fisiche, chimiche, farmaceutiche e medico-chirurgiche. Le nuove strumentazioni che stiamo per inaugurare potranno essere sfruttate sia nel campo della ricerca accademica, che nel campo della ricerca applicata di interesse industriale: già da anni le risorse del Centro sono utilizzate per rispondere alle esigenze delle ditte del territorio, sia in ambito di convenzione che di prestazioni occasionali, in un’ottica di sinergia e di scambio fra mondo accademico e industria”.
L’ammodernamento delle risorse strumentali che vanno dalla microscopia elettronica, alla risonanza magnetica, dalla spettroscopia infrarossa e raman, alla microscopia ottica e confocale, fino alla spettrometria di massa e diffrazione a raggi X, è stato reso possibile grazie al continuo impegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, la quale ha contribuito in modo determinante allo sviluppo del Centro negli ultimi dieci anni.
“La Fondazione Cassa di Risparmio di Modena – ha dichiarato il prof. Andrea Landi Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena – sostiene da anni l’attività di ricerca del Centro Interdipartimentale Grandi Strumenti dell’Università. E’ di pochi mesi fa il finanziamento per l’acquisizione di un sistema di risonanza magnetica nucleare che, assieme agli altri strumenti già in dotazione, fa del Centro un punto di riferimento importante sia per gli enti di ricerca che per le realtà produttive nazionali e internazionali. Poter contare su attrezzature scientifiche all’avanguardia – in un contesto di collaborazione tra diverse discipline – è oggi condizione fondamentale per poter competere sul piano della ricerca e, di conseguenza, dare risposta alle esigenze di innovazione che vengono dal territorio”.
Nell’ambito delle iniziative legate al 40ennale sono stati organizzati workshop che si terranno durante il mese di ottobre dedicati alla illustrazione di tecniche analitiche, praticabili grazie agli strumenti scientifici a disposizione presso il C.I.G.S. Il primo seminario si terrà giovedì 9 ottobre 2014 e sarà dedicato alla Microscopia elettronica a scansione; giovedì 16 ottobre un secondo appuntamento riguarderà la risonanza magnetica nucleare; giovedì 23 ottobre 2014 si terrà, invece, un seminario sulla spettrometria di massa inorganica e, a conclusione, giovedì 30 ottobre l’ultimo incontro verterà sulla spettrometria di massa organica.
Il C.I.G.S: storia e struttura
Istituita nel 1974, originariamente come semplice laboratorio di spettrometria di massa (il primo strumento fu uno spettrometro GC/MS Varian Mat 112 andato in soffitta nel 1987), avente sede presso il Dipartimento di Chimica a Modena, la struttura nel tempo, dopo il suo trasferimento al piano terra del Dipartimento di Fisica, si è andata progressivamente ad ampliare fino a disporre oggi di ben 22 laboratori scientifici, modernamente attrezzati, che abbracciano una vasta gamma di tematiche analitiche quali: microscopia elettronica, risonanza magnetica, spettroscopia infrarossa e raman, microscopia ottica e confocale, spettrometria di massa e diffrazione a raggi X.
Il Centro Interdipartimentale Grandi Strumenti, che ha sede entro l’area del Campus universitario in via Campi 213/a, occupa una porzione di 720 mq di superficie.
Nella sua storia si sono succeduti alla sua guida: il prof. Alessandro Alberigi Quaranta (1975 – 1976); il prof. Giovanni Davolio (1977 – 1982); il prof. Vanio Vannini (1983 – 1987); il dott. Pier Luigi Fabbri (1987 – 1992); il dott. Adriano Benedetti (1993 – 1999); il dott. Pier Luigi Fabbri (1999 – 2005); il dott. Adriano Benedetti (2005 – 2008) ;il dott. Andrea Tombesi (2008 –attualmente in carica).
I laboratori attivi ruotano attorno ad una strumentazione composta da:
1) Microscopio elettronico a scansione FEI Nova NanoSEM 450
2) Microscopio elettronico a scansione FEI ESEM Quanta 200
3) Microscopio elettronico a trasmissione Jeol JEM2010
4) Microscopio a forza atomica Park autoprobe CP
5) Microscopio a forza atomica veeco nanoScope III
6) Microscopio laser confocale Leica SP2
7) Spetrofotometro FTIR Bruker Vertex70
8) Micro-spettrofotometro FTIR Perkin Elmer Spectrum 2000 iSeries
9) Micro-spettrofotometro Raman Jobin-Yvon LABRAM
10) Spettrometro ad assorbimento atomico Perkin Elmer SIMAA 6000
11) Spettrometro di risonanza magnetica nucleare Bruker Avance 600MHz
12) Spettrometro di risonanza magnetica nucleare Bruker Avance 400MHz
13) Spettrometro Bruker EPR ER200D
14) Diffratometro X per cristallo singolo Bruker X8-Apex
15) Diffratometro X per polveri Panalytical X’Pert Pro
16) Spettrometro di massa Agilent Technologies Q-ToF Accurate mass G6520AA
17) Spettrometro di massa Agilent Technologies LC-MS/MS triplo quadrupolo 6410B
18) Spettrometro di massa Agilent Technologies LC-MS(n) Ion Trap 6310A
19) Spettrometro di massa Applied Biosystem 4800 Plus Maldi/TOF/TOF
20) Spettrometro di massa Thermo Fisher HR/MC/ICP-MS Neptune
21) Spettrometro di massa Thermo Fisher ICP-MS X-SeriesII
22) Sistema di ablazione laser New Wave Research UP 213
Il C.I.G.S: le nuove dotazioni
1) Laboratorio di microscopia elettronica a scansione FEI Nova NanoSEM 450
Il nuovo laboratorio di microscopia elettronico a scansione consentirà ai ricercatori dell’Ateneo di disporre di un moderno strumento di indagine e di nuove tecniche di analisi, grazie all’acquisto di rivelatori di nuova generazione, come il nuovo rivelatore di elettroni trasmessi.
La nuova strumentazione sarà inoltre in grado di rispondere in modo più incisivo ai problemi tecnologici che le aziende del territorio incontrano nella loro attivitá specificia.
2) Laboratorio di spettroscopia NMR BRUKER AVANCE III HD 600
Il nuovo spettrometro sostituirà a fine 2014 lo spettrometro operante a 200MHz obsoleto per concezione tecnologica: la disponibilità di un campo magnetico più intenso e della moderna tecnologia di raffreddamento del probe aumenterà notevolmente la sensibilità strumentale, rendendo di fatto possibili esperimenti fino ad oggi limitati dalla bassa sensibilità della tecnica.
L’acquisizione del probe CPMAS, per lo studio di solidi, sia cristallini che amorfi, renderà poi ancora più multidisciplinare l’utilizzo del laboratorio.