“Una variante particolare ed importante che segna la fase conclusiva di una variante generale del centro storico iniziata anni fa con l’obiettivo che ritengo giusto di dare maggiori funzioni all’interno del centro stesso, per garantire maggiore possibilità di intervento rispetto alle logiche del Piano precedente. Una variante che risente ancora molto del peso di procedure urbanistiche poco snelle, ma che si muove in una direzione giusta generale giusta e che come Amministrazione intendiamo portare avanti”.
Con queste parole il Sindaco di Sassuolo Claudio Pistoni ha introdotto la discussione sulla variante non sostanziale al Piano Operativo Comunale del centro storico relativa ai comparti F-I-M, punto 9 della discussione nella seduta del Consiglio comunale di martedì 30 settembre.
Al termine del dibattito la variante è stata approvata con il voto favorevole di PD, Forza Italia, lista Sassolesi, lista Pistoni, lista Sassuolo 2020 ed il voto contrario del Movimento 5 stelle.
“Eravamo favorevoli a maggio e lo siamo ora – ha affermato Consigliere della Lista Sassolesi Camilla Nizzoli durante la discussione. Tutto ciò che favorisce gli investimenti e la riqualificazione del patrimonio urbanistico e del territorio ci trova favorevoli. E’ compito delle istituzioni agevolare gli interventi, al di la del loro aspetto estetico che non è compito dei consiglieri giudicare”.
Perplessità rispetto all’efficacia dei provvedimenti sono state espresse dal Movimento 5 stelle con il capogruppo Erio Huller che sottolinea come “nessun proprietario, per la riqualificazione e la sistemazione unitaria dei fronti, accetterà di ridurre la propria superficie complessiva solo per creare una cosa bella o più bella. Ci vogliono ben altri incentivi rispetto alla riduzione degli oneri di urbanizzazione per rendere efficaci questi interventi”.
Dai banchi di Forza Italia, il Consigliere Ugo Liberi, motivando il voto favorevole al documento, ha sottolineato le difficoltà legate al “dovere agire all’interno di uno strumento urbanistico (PSC) vecchio ed inadeguato. Nella precedente legislatura abbiamo tentato di supplire ai limiti del PSC con una serie di varianti. Ora siamo in una fase di evoluzione che deve portarci necessariamente a ripensare ed a ridisegnare l’assetto ed il futuro del territorio. Non ha nessun senso continuare con una gestione conservatoristica dell’esistente. Per questo, in un’ottica di rigenerazione della città, siamo favorevoli a tutto ciò che favorisce questa evoluzione”.
(Ufficio Stampa del Comune)