Nella mattinata di ieri, presso la Prefettura, si è tenuta la prima riunione della “Cabina di regia”, prevista dal Patto per “Modena Sicura” recentemente rinnovato. Nella circostanza l’Organismo, ordinariamente coordinato da un rappresentante del Prefetto e composto da un rappresentante di tutte le Forze di polizia e della Polizia municipale, è stato presieduto dal Prefetto Michele di Bari ed ha visto la partecipazione del Sindaco, del Questore e dei Comandanti Provinciali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e del Comandante della Polizia Municipale di Modena.
La “Cabina di regia”, secondo le previsioni del Patto, ha principalmente il compito di analizzare la situazione della sicurezza, elaborare progetti per il miglioramento delle condizioni di sicurezza, verificare l’efficacia dei sistemi di videosorveglianza, monitorare l’andamento della delittuosità nel capoluogo, promuovere il miglioramento delle strategie della cosiddetta “polizia di prossimità”, svolgendo una attività propedeutica alla azione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica in seno al quale gli esiti delle attività della Cabina vengono valutati per la loro eventuale attuazione.
Nel corso dell’incontro, è stata preliminarmente effettuata una accurata disamina della distribuzione degli accadimenti delittuosi nel Comune capoluogo, avvalendosi anche del nuovo sistema di raccolta e georeferenziazione degli episodi, prendendo atto che, se da un lato, in termini assoluti, si registra un calo generale dei fatti reato, permane una tendenza all’aumento di alcune specifiche espressioni illegali, come i furti in appartamento, che determinano un forte allarme tra i residenti.
Inoltre è stato avviato un piano per la rivisitazione della rete di telecamere installate nei vari punti della città, attraverso un’azione congiunta tra le Forze di polizia e la Polizia municipale, orientata a rendere più efficace e capillare la funzionalità della rete.
Il Sindaco di Modena, Muzzarelli, ha sottolineato l’importanza dell’azione della Cabina di Regia quale luogo di confronto privilegiato per condividere strategie di interazione e cooperazione tra diversi livelli istituzionali, allo scopo di integrare l’attività di polizia in senso stretto con le altre iniziative che concorrono a produrre sicurezza, quali il recupero delle aree degradate o frequentate da presenze disturbanti, la rivitalizzazione del territorio, gli interventi sui contenitori abbandonati soprattutto nelle aree periurbane, e mantenendo un costante interlocuzione con le aggregazioni dei residenti dei singoli quartieri.
Sempre nel quadro delle azioni comuni tra Prefettura e Comune previste dal Patto, è stata concertata la creazione di un data base condiviso sulla distribuzione della delittuosità sul territorio, allo scopo di orientare in maniera più efficiente l’azione di presidio e di controllo coordinato, anche rivitalizzando il sistema di polizia di prossimità, ( Poliziotto, Carabiniere e Vigile di quartiere), che determina ricadute positive in termini di percezione della sicurezza tra i cittadini.