LAV Modena in merito ai sopralluoghi effettuati al circo con animali in zona Autoporto: “In merito alle affermazioni del portavoce del circo Darix Martin (insegna: Orfei, il circo della televisione) riportate sui quotidiani di martedì 30/9, intendiamo sottolineare quanto sotto riportato.
La Delibera Della Giunta Regionale Emilia Romagna 14 Maggio 2007 N. 647 prevede quanto segue:
CRITERIO 3 – IDONEITÀ PREFETTIZIA:
[…] nel caso l’attività circense preveda la possibilità di visita allo zoo, trattandosi di misure volte alla tutela dell’incolumità pubblica, una dichiarazione del legale rappresentante della struttura che attesti:
– garanzia di presenza di uno o più operatori del circo per l’ accompagnamento e vigilanza sui visitatori onde evitare il disturbo agli animali e atteggiamenti pericolosi per le persone stesse;
– garanzia della presenza di misure di sicurezza adeguate per evitare il contatto fisico diretto tra visitatori ed animali.
CRITERIO 9 – VISITA AGLI ANIMALI AL SEGUITO DELLO SPETTACOLO
[…] In caso di visita guidata, oltre alla dichiarazione relativa alla sicurezza allegata all’idoneità prefettizia per la detenzione di animali pericolosi, deve inoltre essere presentato, a firma del legale rappresentante, un documento che garantisca la presenza di uno o più operatori del circo che accompagnino il pubblico nel corso delle visite e di misure di sicurezza adeguate ad evitare il contatto fisico diretto tra visitatori ed animali.
La visita agli animali al seguito dello spettacolo può rappresentare, se non gestita correttamente, un momento di stress per gli animali ed un potenziale pericolo per l’incolumità dei visitatori. Pertanto, quando concessa, è necessario che gli animali siano mantenuti in strutture che permettano agli stessi di potersi sottrarre alla vista del pubblico, almeno nelle strutture interne. […]
Nel corso del sopralluogo svolto dai volontari della Sede Territoriale LAV di Modena in data 25/09/14 alle ore 17,30 è stato rilevato e documentato con materiale fotografico che:
– il circo, nella pausa tra il primo e il secondo tempo dello spettacolo, ha fatto accedere il pubblico, previo pagamento di un supplemento, all’area zoo. Questa visita non era stata autorizzata.
– nel corso della visita del pubblico allo zoo, pur essendo presenti operatori del circo vicino agli animali (e comunque non presso tutti i recinti) – inclusi quelli appartenenti alle specie pericolose per la salute e l’incolumità pubblica di cui al D.M. 16/04/1996 – essi non prevenivano in alcun modo il disturbo agli animali e gli atteggiamenti pericolosi per le persone. Era infatti possibile per il pubblico avvicinare quasi tutti gli animali, toccarli e tentare di dar loro da mangiare.
Fatto salvo il recinto delle tigri nessun altro ricovero per gli animali presentava una doppia recinzione che impedisse il contatto diretto con gli animali, inclusi quelli appartenenti alle specie pericolose per la salute e l’incolumità pubblica di cui al D.M. 16/04/1996.
Anche per i cammelli, animali indicati dalla Commissione Scientifica CITES come “morsicatori” e per cui è specificato che devono rimanere a debita distanza dal pubblico, era possibile il contatto diretto pubblico-animali e senza supervisione di operatori del circo.
A quasi tutti gli animali non era consentito accedere ai ricoveri interni. Alcuni animali, come l’elefante, si trovavano infatti in un recinto che non era congiunto ad alcuna “struttura interna”, mentre altri, come ippopotamo, babbuino e tigri, avevano il recinto esterno congiunto con la struttura interna ma l’accesso era precluso in quanto sbarrato.
Dal momento che il controllo ad opera degli organi preposti è stato effettuato in assenza di pubblico, è ovvio che le violazioni segnalate alle autorità competenti non sono state rilevate; il fatto che siano state perpetrate è però testimoniato dal materiale fotografico accluso.
Constatiamo con piacere che una volta segnalate le violazioni, queste non siano più state poste in essere; questo però non significa che non siano mai avvenute”.
(LAV Modena)