Nell’ambito del Progetto “America Latina”, Unioncamere Emilia-Romagna e PromoFirenze, organizzano dal 16 al 22 novembre, una missione commerciale in Colombia e Perù, particolarmente indicata per alcuni settori produttivi: macchinari, edilizia ed infrastrutture, strumentazione, energie rinnovabili ed ambiente, chimico e medicale.
Sulla base di un’apposita scheda profilo, compilata dall’impresa interessata, gli uffici di Bogotà e Lima esprimeranno un parere gratuito e non vincolante sull’opportunità a partecipare alla missione. Ogni azienda potrà confermare poi la propria adesione, mediante apposita scheda. La quota di partecipazione include alcuni servizi:ricerca e selezione partner locali; organizzazione agenda personalizzata incontri d’affari; assistenza durante la missione.
Le spese di viaggio e trasferta sono a carico dei partecipanti, tuttavia PromoFirenze suggerirà le modalità di viaggio più idonee ad una migliore riuscita dell’iniziativa.
Le imprese interessate devono compilare, entro i termini indicati: scheda profilo (non vincolante), entro lunedì 29 settembre e scheda adesione entro lunedì 6 ottobre. Informazioni: Progetto America Latina
Caratterizzata da stabilità giuridica e forte tutela dell’investimento estero, la Colombia sta portando avanti una politica di apertura al libero scambio ed ha concluso negli ultimi anni 44 accordi bilaterali in materia ed altri sono in via di negoziazione, in particolare con i Paesi asiatici, che dovrebbero garantire in futuro una maggiore fluidità degli scambi. In particolare i trattati di libero scambio firmati con USA ed Europa lasciano prevedere ampi margini di sviluppo economico. Il Governo ha varato un ambizioso piano di sviluppo infrastrutturale che ha generato una grande opportunità per le grandi imprese italiane specializzate in opere pubbliche. Tra i principali prodotti importati dall’Italia: moda, agroalimentare, design ed arredamento, oltre ai macchinari per l’industria, la voce più importante.
Il Perù è un Paese che prospetta un ampio margine di crescita per la presenza commerciale e di investimenti italiani, a livello di commesse da parte di entità pubbliche, di fornitura di macchinari e tecnologia per lo sviluppo dell’industria di trasformazione, nonché di sfruttamento della crescente richiesta, da parte della nascente classe media, di prodotti di qualità, quindi il marchio “made in Italy” è molto considerato. Energia, miniere, petrolchimica, costruzioni, immobiliare, agroalimentare, forestale, tessile-abbigliamento, turismo. Sono i settori che trainano un’economia molto vitale, in cui c’è spazio sia per le grandi imprese sia per le Pmi.