“Indiscrezioni giornalistiche danno Modena Parcheggi in procinto di cambiare i suoi azionisti di riferimento. L’aspetto ha in sé un motivo di interesse, perché se conseguentemente dovrà essere ridiscusso l’impianto della convenzione con l’Amministrazione Comunale, la relativa discussione è bene si svolga con il pieno coinvolgimento della città e degli interessi coinvolti. A partire da quelli rappresentati dalle pmi modenesi, già così penalizzate da una estensione abnorme della sosta a pagamento resasi ‘obbligatoria’ dalla necessità di ripagare un investimento sproporzionato alle reali necessità della città”.
Rete Imprese Italia città di Modena, aggregazione associativa di Lapam Confartigianato, Confesercenti, Cna e Confcommercio-Fam, interviene sullo spinoso tema dei parcheggi a Modena e lo fa a tutto campo: “questo è uno dei grandi temi che vogliamo discutere con il Comune, vendita o non vendita, perché è chiaro a tutti, ormai a bocce ferme, che il sistema delle strisce blu allargate oltre misura non funziona e che il Novi Park è ancora ampiamente sottoutilizzato. E’ quindi necessario che il Comune metta in discussione scelte e criteri e dia modo al mondo imprenditoriale, che tanta voce in capitolo ha su queste questioni, di esprimersi”
“Di più – prosegue Rete Imprese – è necessario ascoltare la città nelle sue componenti e coinvolgere il consiglio comunale per mettere in campo un percorso alla luce del sole, pienamente trasparente e con l’obiettivo di contemperare le esigenze di cittadini e imprese con quelle di bilancio. Se si pensa esclusivamente a fare cassa e, magari, a farne addirittura di più attraverso nuovi contractors che si sostituiscano a Modena Parcheggi, allora sì che il Comune incorrerà in un clamoroso ‘divieto di sosta’”.
Confcommercio-Fam, Cna, Confersecenti e Lapam-Confartigianato della città di Modena mettono sul tavolo alcune proposte operative, come base di partenza per la discussione: “Attualmente la convenzione è fin troppo favorevole al concessionario e questa va riequilibrata, come del resto più volte ribadito in sede di campagna elettorale da più parti, ma appunto senza gravare sui costi e, anzi, diminuendo sia la zona ‘blu’ (a favore del disco orario) che, su talune aree, le tariffe”.
“Perché poi non prevedere uno ‘shopping day’ settimanale – si chiedono le Associazione delle Pmi modenesi – con l’abbassamento a 30 centesimi all’ora del pedaggio in tutta l’area soggetta a parcometri e a 50 centesimi per tutto il mese di dicembre (mese fondamentale per tutto il mondo del commercio in centro storico)?”.
“Inoltre – prosegue Rete Imprese – al fine di incentivare l’utilizzo del Novi Park, pensiamo sia necessario favorire, attraverso sconti ad hoc, gli universitari e potenziare le navette da e per il centro storico, nonché prevedere ulteriori sconti per le attività imprenditoriali e per i lavoratori che hanno sede in centro”.
“Si tratta di alcune semplici proposte – conclude Rete Imprese Modena – che chiediamo di discutere con il Comune. Perché, ribadiamo, a prescindere dal fatto che si arrivi o meno a un cambio in corsa del gestore del Novi Park, è tutto il sistema della sosta che deve essere rivisto. Ed occorre farlo in fretta e bene”.