Negli ultimi giorni alcuni cittadini del quartiere San Francesco hanno segnalato la propria contrarietà alla ricollocazione in via sperimentale dei cassonetti di vetro e organico all’interno del quartiere. Proviamo a fare chiarezza.
La raccolta porta-a-porta. Questa metodologia di raccolta è stata introdotta su tutto il territorio comunale nel corso del 2013, facendo seguito a quanto già programmato nel forese e dopo una fase sperimentale nel quartiere Masetto che ha dato buoni risultati. La raccolta porta a porta prevede il ritiro con cadenza programmata di carta, plastica, verde leggero (sfalci, potature,…) e del cosiddetto rifiuto indifferenziato. Per il vetro sono state confermate le campane e per l’organico si è adottata la soluzione dei bidoni di prossimità. Il metodo porta a porta ha determinato un consistente aumento della raccolta differenziata, oggi superiore all’80%.
Che cosa significa bidoni di prossimità? La raccolta di prossimità prevede di servire piccoli gruppi di abitazioni (strade o parti di esse) con contenitori per l’organico di ridotte dimensioni, superando quelle che erano le vecchie batterie di cassonetti. Vanno fatte due precisazioni: i contenitori per l’organico servono per i rifiuti domestici, che devono essere conferiti solo all’interno di appositi sacchetti in mater-bi (ritirabili gratuitamente presso URP e sportello Geovest) o in carta, non in comuni sporte di plastica; gli sfalci e i residui d’orto/giardino sono invece raccolti da Geovest il lunedì i tutto il territorio comunale ad eccezione della cosiddetta zona 3 (centro storico e San Francesco), dove sono ritirati il martedì.
Perché questi spostamenti? In diverse zone del territorio i bidoni di prossimità e del vetro erano rimasti nelle vecchie piazzole, spesso posizionate lungo strade di scorrimento. Questa impostazione, che privilegiava la facilità di svuotamento da parte dei mezzi Geovest, una volta confrontata con quanto accade dove è stata scelta una collocazione di prossimità più spinta ha mostrato alcuni importanti limiti. Primo fra tutti la presenza costante di abbandoni indiscriminati, la cui rimozione periodica determina anche un costo aggiuntivo del servizio che ricade sull’intera cittadinanza: non ci pare giusto che per il comportamento scorretto di una minoranza debba pagare tutta la comunità. Vogliamo pertanto estendere anche al quartiere San Francesco la soluzione che si è rivelata più efficace per la raccolta e con i costi più bassi per tutta la collettività; per fare questo abbiamo ricollocato in modo sperimentale alcuni contenitori.
Che cosa significa sperimentale? Significa che nessuna delle nuove posizioni è, a priori, definitiva. È necessario un periodo di osservazione per verificare che tutto proceda per il meglio e che pian piano le criticità che sono (o saranno) sollevate siano tenute in considerazione ed eventualmente risolte. Solo dopo questo periodo di alcuni mesi sarà possibile definire con maggiore precisione le nuove posizioni ed adattare, se necessario, la sede stradale.
Quali criticità?
Parcheggi. I bidoni sono stati collocati in piazzole parcheggio. Vogliamo precisare che i parcheggi interessati sono ad uso pubblico, quindi non di pertinenza delle abitazioni che si affacciano sulle strade interessate. I posti auto pubblici disponibili nel quartiere sono molto superiori ai limiti imposti dalla normativa, anche tenuto conto della riduzione dei posti su cui sono stati posizionati i cassonetti. Durante i sopralluoghi effettuati in diversi orari del giorno e della sera sono sempre stati osservati posti liberi in tutte le vie del quartiere.
Vetri dispersi. Il metodo di svuotamento dall’alto della tradizionale campana per il vetro determina la caduta di qualche piccolo frammento nella zona. Per limitare questo fenomeno la campana del vetro è stata sostituita, anche qui in via sperimentale, con bidoni di prossimità piccoli e chiusi, a svuotamento più frequente. I nuovi contenitori per il vetro richiedono una diversa operazione da parte degli addetti allo svuotamento che dovrebbe eliminare sia eventuali cadute di frammenti sia i rischi di danni a veicoli in sosta nelle vicinanze (rispetto ai quali non risultano segnalazioni di danni in tutto il territorio comunale). Una volta individuata la collocazione definitiva dei bidoni, se necessario, si procederà anche alla posa di una nuova pavimentazione.