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Ex Cappuccina Carpi, una soluzione alternativa

ex-cappuccina-carpiLa scorsa settimana il Sindaco di Carpi Alberto Bellelli assieme all’assessore alle Politiche sociali Daniela Depietri, a quello all’Urbanistica Simone Tosi e a quello al Patrimonio Simone Morelli, ha preso parte ad un incontro per verificare l’opportunità di realizzare un nuovo ‘polo anziani’ all’interno dell’area ex Cappuccina di via Nuova Ponente: identificando nei due stabili adibiti a magazzini del verde pubblico (in parte inagibili a causa del sisma del 2012) e in una palazzina di alloggi Erp qui presenti una possibile soluzione, che non vada ad urtare le sensibilità di chi chiede uno stop al consumo di suolo. La notizia è stata data ieri, 18 settembre, dallo stesso primo cittadino nel corso del Consiglio comunale.
“Non stiamo parlando di una sola struttura ma di un polo integrato: si tratta di razionalizzare anche dal punto di vista dei costi – ha detto Bellelli – i Centri diurni di via De Amicis e via Carducci, che ospitano 40 anziani in tutto mentre le residenze assistite o ‘care residence’ sono una risposta per quegli anziani autosufficienti a vita sola o con rete familiare debole ma ancora inseriti nella vita sociale cittadina: a Carpi sono 4mila. E una residenza assistita è meglio che sia realizzabile in sinergia con il Centro diurno. Si tratta ora di verificare se la riqualificazione degli edifici già esistenti possa consentire lo spostamento dei due Centri diurni per anziani e la realizzazione del ‘care residence’: questa soluzione ci consentirebbe di utilizzare un’area pubblica e di non andare a trattativa con i privati, di avere strutture con spazi esterni adeguati e collegamenti futuribili con la Casa della salute, il tutto in un contesto urbanistico di pregio come l’ex Cappuccina, vicino agli Orti per anziani, in una zona dotata di verde. Io in campagna elettorale, tutti gli altri candidati Sindaco contrari, dissi che bisognava valutare alternative con queste caratteristiche”.
“Nel corso dell’incontro – ha continuato Bellelli – è emersa anche una possibile seconda alternativa ma che non approfondisco oggi con voi perché mancano ancora elementi di valutazione della stessa per definirne la fattibilità. Il progetto approvato a fine marzo e che prevedeva la costruzione del ‘care residence’ nell’area verde della ex Cappuccina ci serviva per fare arrivare un contributo post sisma di 400 mila euro da parte della Fondazione Croce Rossa Internazionale indirizzati proprio a questo fine. Con questa proposta ci giochiamo un pezzo di futuro della città, spero che al momento del passaggio formale in Consiglio del progetto ci darete tutti il vostro appoggio. Nei prossimi giorni faremo nuove valutazioni di fattibilità, anche economiche”.
La consigliera Anna Azzi di Carpi Futura, a nome dei rappresentanti della minoranza firmatari dell’atto (oltre a lei, Verrini e Pettenati di Cf, Gaddi, Medici e Severi di M5S, Rostovi di Ncd-Fdi-An) ha poi letto il testo di una mozione che chiedeva alla Giunta di rivedere il progetto di edificazione all’ex Cappuccina del Centro diurno/’care residence’, valutando soluzioni alternative magari in edifici privati di via Nuova Ponente, ora incompiuti, prevedendo infine una riqualificazione della Cappuccina frutto di una progettazione partecipata. E se l’assessore Tosi ha ricordato come l’area attorno al Cimitero urbano sia di circa 12 ettari (4 di privati) e che in campagna elettorale ci si era presi l’impegno di mantenerla area verde la collega Depietri dal canto suo ha invitato i consiglieri a partecipare a visite delle strutture per anziani per rendersi conto di quanto si faccia a Carpi in questo campo. Cristian Rostovi (Ncd-Fdi-An) aprendo il dibattito ha ricordato come nessuno avesse a suo tempo messo in discussione il valore dell’intervento proposto all’ex Cappuccina ma la sua localizzazione e come la mozione andasse votata perché “nessuno ci garantisce che quanto detto stasera in Consiglio sia vero”: Paolo Pettenati (Carpi Futura) si è invece detto d’accordo con le soluzioni alternative individuate chiedendo di votare comunque la mozione eliminandone i riferimenti ai privati. La collega Anna Azzi ha poi preso la parola per ribadire come andasse messa nero su bianco la decisione della Giunta di preservare l’area verde della ex Cappuccina mentre Ruggero Alberto Consarino (Pd) ha invece sottolineato come strutture come i Centri diurni e i ‘care residence’ debbano essere costruite in luoghi di pregio e con determinate caratteristiche. E dopo che Roberto Arletti (Pd) ha manifestato il suo apprezzamento per le soluzioni alternative proposte dal Sindaco il capogruppo democratico Paolo Gelli ha rammentato come il progetto votato in Consiglio il 27 marzo scorso avesse ottenuto solo i voti della maggioranza, “anche se adesso tutti ne riconoscono il valore. L’area dell’ex Cappuccina è strategica e molti carpigiani non la conoscono – ha detto – Giusto dunque valorizzarla anche con interventi come questi. L’impegno che si è pubblicamente preso qui il Sindaco va sostenuto. Chiediamo il ritiro della mozione della minoranze”.
Luca Severi (M5S) ha dal canto suo spiegato come il no al consumo di suolo fosse imprescindibile per il suo gruppo e dunque ha chiesto di votare la mozione per salvaguardare in futuro la ex Cappuccina. Il collega di gruppo Eros Andrea Gaddi ha detto poi che questa soluzione alternativa proposta dalla Giunta “è una piccola vittoria per la minoranza consiliare e la città” mentre Marco Bagnoli (Pd) ha invece criticato l’ideologia del consumo zero di territorio, preferendo indicare nell’esistenza di spazi di socialità e di una maggiore qualità della vita le caratteristiche che deve avere un progetto come quello di cui presto il Consiglio tornerà a discutere.
Il Sindaco Bellelli in sede di replica ha ribadito come un fabbricato privato da riqualificare non avrebbe garantito la progettualità che i Centri diurni e le residenze assistite rendono necessaria per le loro caratteristiche intrinseche. Inoltre ha spiegato come sia poco corretto indicare soluzioni in aree private non condivise e come questo intervento non possa portare con sé nessuna progettazione partecipata visto che le specifiche costruttive sono definite dalla Regione.
Al momento del voto sulla mozione firmata dalle minoranze il Pd si è espresso contro questo atto, pur emendato di due paragrafi; a favore invece Carpi Futura, M5S, Forza Italia, Ncd-FdI-An.

















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