“In merito alle posizioni dell’avvocato Borelli sulla vertenza Ocmer, la Fiom/Cgil di Modena puntualizza che non si è mai voluto mettere in discussione l’incarico ricevuto dall’avvocato Borelli da “Imeck srl”, già “Ocmer srl”, di predisporre la proposta di concordato preventivo davanti il Tribunale di Modena, quanto ribadire il ruolo di rappresentanza svolto dall’avvocato stesso in rappresentanza dell’azienda nel rapporto con il sindacato.
Infatti, più volte, lo stesso avvocato è intervenuto in incontri ufficiali, anche presso la Provincia di Modena, in rappresentanza dell’azienda medesima, pur avendo la stessa azienda incaricato anche un liquidatore.
Anzi, agli incontri con il sindacato, l’avvocato Borelli ha partecipato in alcuni casi, come solo interlocutore, senza la presenza del liquidatore, in rappresentanza dell’azienda.
Non ho difficoltà a riconoscere che lo studio dell’avvocato Borelli non è il diretto incaricato per l’elaborazione dei cedolini paga, ma nei vari incontri sulla gestione della crisi aziendale, lo stesso avvocato si era impegnato, a nome e per conto dell’azienda, a trovare un consulente per svolgere tali pratiche.
E’ apprezzabile la comprensione delle condizioni dei lavoratori manifestata dall’avvocato Borelli, ma con la sola comprensione i lavoratori non mangiano.
Occorrono invece atti concreti per sbloccare la situazione e consentire ai lavoratori di accedere ai fondi per la Cigs in deroga. Atti che sinora, gestiti dai vari consulenti dell’azienda che si sono succeduti, non hanno però consentito il reale sblocco della situazione.
Vorrei ricordare che da molti mesi i lavoratori della Ocmer non ricevono né stipendio, né alcun sostegno al reddito, proprio perché mancano gli atti formali (cedolini paga) per consentire all’Inps e/o alle banche, la liquidazione e/o l’anticipo dell’ammortizzatore.
Penso che, al di là degli incarichi formali che ogni soggetto ha in questa vicenda, tutti dovrebbero però adoperarsi affinché i lavoratori, in tempi rapidi, possano beneficiare almeno dell’ammortizzatore sociale previsto per legge”.
(Cesare Pizzolla, segretario Fiom/Cgil Modena)