Sono 31.205 i ragazzi che da lunedì 15 settembre siederanno tra i banchi delle scuole superiori modenesi per iniziare il nuovo anno scolastico; lo scorso anno erano 30.308 quindi quasi mille in più; gli iscritti in prima sono aumentati a 8.016 contro i 7.647 dello scorso anno. Complessivamente nel prossimo anno scolastico, secondo i dati dell’Ufficio scolastico provinciale, gli alunni previsti sui banchi delle scuole statali sono 93.268.
Degli studenti alle superiori il 40 per cento frequenta un liceo, il 37 per cento un istituto tecnico, il 23 per cento un professionale; dati che si discostano sensibilmente da quelli nazionali che vedono un più netto prevalere dei licei (49 per cento) rispetto ai tecnici (31 per cento) e professionali (20 per cento). E tra le novità di quest’anno spicca l’avvio al liceo Tassoni di Modena del liceo sportivo con una prima a numero chiuso.
«Questi dati – commenta l’assessore provinciale all’Istruzione Cristina Ceretti – evidenziano, oltre all’efficacia della programmazione provinciale dell’offerta formativa e dell’orientamento, la conferma delle preferenze verso i tecnici consolidando la vocazione modenese ad un rapporto sempre più stretto tra mondo dell’educazione e mondo dell’impresa».
Per la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Silvia Menabue, l’anno scolastico inizia «con tutti i docenti già al loro posto, compresi gli insegnanti di sostegno. Il dato più significativo è l’immissione in ruolo di 485 insegnanti, soprattutto di sostegno. Un percorso di stabilizzazione destinato a proseguire nei prossimi anni come annunciato dal Governo e che avrà sicuramente una ricaduta positiva anche sulla qualità didattica. Siamo riusciti ad avere una dotazione di posti straordinaria con 168 assegnazioni, di cui 60 per le esigenze delle scuole del cratere, che ci consentono di coprire tutte le necessità, tra cui diverse nuove sezioni di scuola dell’infanzia. Abbiamo avuto anche una nuova dotazione di 152 posti di personale Ata di cui 86 per il cratere».
Nell’area del sisma gli studenti delle superiori riprenderanno le lezioni nei moduli provvisori, ma entro il mese di settembre i ragazzi del Luosi di Mirandola e del liceo Morandi di Finale Emilia rientreranno nelle edifici completamente ristrutturati e messi in sicurezza dopo i danni del sisma. Terminati anche diversi interventi di manutenzione sempre nelle scuole superiori realizzati dalla Provincia.
Nel modenese in tutto 93.268 studenti: oltre mille in più, parte il centro per gli adulti
Complessivamente nelle scuole statali modenesi nell’anno scolastico 2014-2015, secondo i dati dell’Ufficio scolastico provinciale, gli alunni sui banchi di scuola sono 93.268 per un totale di 4074 classi: il 34 per cento frequenta la primaria (31.700), il 21 per cento la scuola media (19.245) e il 34 per cento la scuola superiore (31.205 più 601 iscritti alle serali); l’11 per cento frequenta la scuola d’infanzia (10.517 per quanto riguarda le sole statali). La popolazione scolastica nel modenese aumenta di 1.171 studenti soprattutto nella primaria e nella superiore.
Tra le novità di quest’anno c’è anche l’istituzione del Centro provinciale per l’istruzione degli adulti (Cpia) a Modena con l’avvio dei nuovi percorsi di primo livello e percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana, oltre ai percorsi di secondo livello realizzati dalle scuole superiori dove sono presenti scuole serali.
Nel cratere riaprono il Morandi e il Luosi. Il Calvi a Natale, poi il cantiere del nuovo Galilei
Gli studenti e gli insegnati dell’istituto Luosi di Mirandola e del liceo Morandi di Finale Emilia rientreranno entro la fine di settembre negli edifici scolastici ripristinati dopo i danni subiti dal sisma del 2012 e da allora inagibili. Al Calvi, invece, occorre aspettare le vacanze natalizie per ritornare nella sede originaria ripristinata e messa in sicurezza.
Al Luosi, infatti, stanno per terminare i lavori della Provincia di messa in sicurezza con un costo di circa 2 milioni di euro, finanziati da Eni. Oltre al ripristino e al consolidamento antisismico della struttura, l’intervento assicura un maggior confort nelle aule grazie al nuovo rivestimento “a cappotto” e ai nuovi tramezzi con isolamento acustico.
«Finalmente – afferma Egidio Pagani, assessore provinciale alle Infrastrutture – al Luosi e al Morandi gli studenti e gli insegnanti abbandoneranno le strutture temporanee allestite dopo il sisma per rientrare nelle loro scuole, un momento particolarmente significativo che evidenzia come la ricostruzione stia andando avanti regolarmente. Tra l’altro ora gli edifici messi in sicurezza sono più sicuri e adeguati alle esigenze di studenti e insegnanti».
Nel 2015 è previsto l’avvio dei lavori di ricostruzione dell’edificio principale del Galilei, demolito a causa dei gravi danni subiti dal sisma; il progetto esecutivo è stato approvato e avrà un costo intorno ai 10 milioni di euro.
Prevista anche una nuova palestra che sarà realizzata da Provincia e Regione con un costo complessivo di oltre un milione e 250 mila euro.
La Provincia, inoltre ha come obiettivo il via in autunno dei lavori, costo due milioni e 577 mila euro, per la messa in sicurezza della sede dell’istituto Venturi di via dei Servi a Modena, anche questa gravemente danneggiata dal sisma; nel frattempo l’istituto continuerà ad utilizzare le sedi distaccate di via Sgarzeria e di via Rainusso.
Intanto partono la prossima settimana i lavori di ristrutturazione della sede dell’ex Deledda che dall’anno scolastico 2015-2016 sarà destinata al Venturi al posto della sede di via Rainusso. Stanno per partire anche i lavori di ricostruzione della palazzina ex Bidinelli, attigua all’istituto Fermi costo di 1 milione e 400 mila euro
In attesa dei nuovi locali, anche per il prossimo anno scolastico il Fermi utilizza sette aule in una succursale al liceo Wiligelmo.
Le manutenzioni estive alle superiori. Per confort e risparmio energetico spesi 1,6 milioni
Per migliorare qualità, confort e il risparmio energetico degli edifici delle scuole superiori modenesi, la Provincia nel periodo estivo ha eseguito lavori per complessivi un milione e 400 mila euro, di cui 800 mila per 15 nuove centrali termiche in altrettanti istituti e 600 mila per manutenzioni. A questi lavori si aggiungono gli interventi eseguiti e finanziati dalla Cpl di Concordia che si è aggiudicata l’appalto con il quale la Provincia ha affidato ad un’unica impresa la gestione degli impianti termici dei 93 edifici di proprietà tra scuole, palestre e uffici. L’appalto prevedeva, appunto, una serie di interventi nelle scuole a carico della ditta vincitrice.
Tra i lavori eseguiti spiccano il nuovo look con rivestimento “a cappotto” al Cattaneo in viale Schiocchi a Modena, al Guarini e al Wiligelmo; l’intervento al liceo Tassoni di Modena di ristrutturazione del seminterrato e il rifacimento dell’impianto idrico e del trattamento dell’aria, i lavori alla palestra dell’istituto Corni nel polo Leonardo Da Vinci, il consolidamento e riqualificazione di parte del seminterrato dell’istituto Barozzi di Modena; poi le nuove coperture Don Magnani e i nuovi infissi e coperture al Volta e al Formiggini a Sassuolo; l’impianto di ventilazione controllata per il recupero di calore allo Spallanzani di Monteombraro, e le strisce termoradianti nei laboratori del Vallauri di Carpi, oltre ai pannelli solari termici per l’acqua calda degli spogliatoi in diverse palestre. E da ottobre partono i lavori di adeguamento sismico delle due palestre del Baggi che completa un analogo intervento sull’edificio provinciale.