domenica, 15 Dicembre 2024
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeBolognaBologna, accordo Comune-Miur: al via il primo fondo immobiliare per realizzare cinque...





Bologna, accordo Comune-Miur: al via il primo fondo immobiliare per realizzare cinque nuovi poli scolastici

scuola_banchiLa  costituzione del Fondo immobiliare destinato alla rigenerazione dell’edilizia scolastica cittadina è finalmente realtà. Il Sindaco Virginio Merola ha sottoscritto oggi alla presenza del Sottosegretario Roberto Reggi un  Protocollo  con  il  Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che assegna al Comune di Bologna un contributo a fondo perduto di 5 milioni  di  euro e che  traccia  le  linee  guida  per  la  successiva implementazione del progetto, a cui l’Amministrazione lavora da due anni.

Nei  prossimi mesi, sulla base del piano di fattibilità già elaborato, sarà pubblicato  il  bando  per  la  selezione  della  Società  di  gestione del risparmio,  il  soggetto  titolato  sul  piano normativo a gestire il Fondo immobiliare.  Tale  fondo  avrà  il compito di realizzare cinque nuovi poli scolastici  per  complessivi  30  milioni di euro, per la cui progettazione verrà promosso l’impiego di giovani architetti e ingegneri.

“E’  stato  un cammino lungo e complesso, ma questo grande risultato premia ogni  nostro sforzo.  Per questo un particolare ringraziamento va al Miur e al  Sottosegretario  Reggi  che  hanno  reso  possibile  l’avvio  di questo progetto.  Nel luglio del 2012 abbiamo sottoscritto un primo protocollo tra Ministero  dell’Istruzione e Comune di Bologna per dare vita ad un progetto pilota.  Si  trattava  allora solo di una bella idea, ma tutta da costruire sul piano tecnico e normativo, che mirava a introdurre strumenti innovativi per  convogliare  risorse  verso  uno degli ambiti prioritari per le nostre scuole  –  l’edilizia  scolastica  e il suo ammodernamento – perché possano definirsi  “scuole  belle”  –  spiega  il Sindaco Virginio Merola – “Belle” perché  accoglienti,  rispettose  dei  canoni  di tutela dell’ambiente e in grado  di  consentire lo sviluppo di una didattica innovativa e di favorire modalità  nuove  di utilizzo degli spazi scolastici, sempre più come luoghi dell’educazione, anche extrascolastica, e di aggregazione sociale”.

Lo  sviluppo  del progetto, dopo le primissime fasi di analisi, si è presto orientato  verso lo strumento del Fondo immobiliare, che ha le potenzialità per  coniugare  due  aspetti  molto cari  al  Comune  di  Bologna:  la valorizzazione  del  patrimonio da dismettere, scolastico ma non solo, e la realizzazione  di  nuove  scuole,  all’avanguardia  sotto  il profilo delle tecnologie e degli spazi di cui potranno essere dotate.

Oltre  al  MIUR il progetto ha coinvolto anche il Ministero dell’Economia e delle Finanze. “L’operazione richiedeva tutta l’attenzione necessaria anche sotto il profilo finanziario – aggiunge il Sindaco Merola – Il progetto, in quanto pilota, costituisce per il Ministero stesso una prima esperienza che potrà  essere  di  riferimento  per  altri  Comuni. C’è una forte attesa in questa direzione e siamo orgogliosi di questo importante riconoscimento”.

Alla  firma  del  protocollo  con  il  MIUR  erano  presenti due importanti investitori  che hanno dichiarato il loro interesse a stanziare risorse nel Fondo  immobiliare.  Si  tratta  di INARCASSA, la cassa previdenziale degli ingegneri e architetti, e INVIMIT, la società di gestione del risparmio del Ministero dell’Economia e delle Finanze, nata nel 2013 proprio con lo scopo di  valorizzare  i  patrimoni  immobiliari  pubblici,  anche  attraverso lo strumento  dei  Fondi. “A loro va il mio ringraziamento perché grazie anche al loro impegno da qui possiamo aprire per Bologna e per l’Italia una nuova frontiera   per la rigenerazione del patrimonio di edilizia scolastica”, ha concluso il Sindaco Merola.

“Siamo  orgogliosi  –  ha sottolineato Giuseppe Santoro, vice Presidente di Inarcassa – della nostra partecipazione e speriamo di essere di incitamento per  altri  investitori”. “Il protocollo siglato oggi – conclude Elisabetta Spitz,  Amministratore  Delegato  di  Invimit  –  dimostra che anche i beni pubblici possono essere una risorsa in campo immobiliare. Si apre una nuova stagione per la rigenerazione del patrimonio pubblico”.

Interventi previsti: 

Polo  scolastico  in via Fioravanti presso area ex mercato ortofrutticolo – scuola  d’infanzia  da  6  sezioni  e  primaria da 10 classi (costo stimato 6.552.000 euro).

Polo scolastico “Tempesta” in via Martelli – scuola d’infanzia da 4 sezioni e primaria da 5 classi aggiuntive (costo stimato 4.200.000 euro).

Polo  scolastico  “Carracci” in via Felice Battaglia – scuola primaria da 5 classi e scuola secondaria di 1° grado da 9 classi (costo stimato 7.552.000 euro).

Scuola  d’infanzia  da  4  sezioni  in viale Lenin nell’area Fossolo (costo stimato 1.848.000 euro) Scuola primaria da 10 classi e scuola secondaria di 1° grado da 9 classi in via Prati di Caprara (costo stimato 8.400.000 euro).

















Ultime notizie