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Reggio Emilia: tenta rapina in oreficeria, arrestato

carabinieri-manetteTravisato da cappellino ed occhiali da sole si è spacciato per un cliente interessato all’acquisto di una collana. Quando l’orefice ha tirato fuori i preziosi dalla cassaforte ha estratto la lama di un coltello minacciando moglie e marito, unici presenti in gioielleria, intimandogli di consegnargli gli ori. Spiazzato dalle urla della donna che ha premuto l’allarme e dalla reazione del marito è indietreggiato verso l’uscita rimanendo “incastrato” nella bussola dove l’hanno trovato e fermato i componenti di un equipaggio del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia subito intervenuti a seguito della segnalazione di allarme. Con l’accusa di tentata rapina aggravata i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia hanno arrestato il 19enne E.S.  originario della provincia di Brindisi ed abitante a Modena, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana.

L’origine dei fatti ieri poco prima delle 16,00 quando all’interno di una gioielleria del centro di Reggio Emilia faceva ingresso un ragazzo indossante un cappello da baseball e un paio di occhiali scuri con uno zainetto sule spalle, di colore verde. Al giovane, che già si era presentato la mattinata poiché interessato ad acquistare una catena d’oro, venivano fatte vedere le collane d’oro prese dalla cassaforte alla cui vista il ragazzo estraeva un coltello brandendolo contro l’orefice ed il marito intimando di consegnargli tutti i preziosi. Le urla della titolare, che faceva scattare l’allarme collegato con le forze dell’ordine, congiunte alla reazione del marito che impugnava un paio di forbici faceva indietreggiare il malvivente verso l’uscita del locale dove rimaneva bloccato nella doppia porta (bussola) dove è stato trovato dai Carabinieri subito intervenuti.

Il giovane, che indossava ancora il cappellino e gli occhiali scuri, veniva identificato nel sunnominato 19enne e trovato in possesso di uno zaino con all’interno un coltello lungo 13 cm di cui 9,5 cm di lama utilizzato per minacciare gli orefici a scopo di rapina e alcuni indumenti che probabilmente gli sarebbero serviti per cambiarsi dopo il colpo. Condotto in caserma alla luce della flagranza di reato veniva dichiarato in arresto per il reato di tentata rapina aggravata per poi, terminate le formalità di rito, venire associato pressoi il carcere reggiano a disposizione della Procura reggiana. A documentare le responsabilità del giovane, che nonostante l’età risulta gravato da vari precedenti di polizia anche per reati contro il patrimonio,  anche le immagini del sistema di videosorveglianza dell’oreficeria che hanno ripreso tutti i momenti dell’efferato episodio delittuoso commesso in pieno centro.

















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