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“Simurgh” fa tappa a Mirandola nell’ambito della Festa del Volontariato

Simurgh_foto_Chiara_FerrinSabato 6 settembre alle ore 21.30 in Piazza Costituente fa tappa a Mirandola (MO) il Summer Tour di “Simurgh”, lo spettacolo della compagnia Teatro dei Venti nella cornice della Festa del Volontariato, iniziativa organizzata dalla Consulta del Volontariato in collaborazione con il Centro Servizi Volontariato e il Comune di Mirandola (INGRESSO GRATUITO).
Lo spettacolo, realizzato anche con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, in una tournée lunga tutta l’estate è stato ospitato in Festival prestigiosi e in interessanti rassegne di provincia. Un lavoro potente e delicato, con i suoi trampolieri e la musica dal vivo che ha conquistato ogni piazza nelle 25 repliche realizzate finora.
“Quella che abbiamo fatto questa estate non è solo una vera e propria tournée – dice Stefano Tè, regista del Teatro dei Venti – ma è il tentativo di rispondere alle difficoltà che vive la cultura contemporanea mettendo in campo l’entusiasmo concreto del lavoro e della creatività. Molti chilometri macinati per portare lo spettacolo in giro, in festival importanti, ma anche in contesti inconsueti. La funzione del Teatro, per noi è questa, contaminare positivamente i luoghi, creare aggregazione e incontro, soprattutto in momenti di crisi, in cui il rischio è di tagliare indiscriminatamente ciò che fa cultura”
“Simurgh” per la regia di Stefano Tè con la consulenza di Mario Barzaghi e Francesco Chiantese, è un volo per otto attori-trampolieri con le musiche originali suonate dal vivo da Luca Cacciatore e Igino L. Caselgrandi. “Simurgh” è un sogno, una visione che nasce e svanisce davanti gli occhi del pubblico grazie a otto attori, due musicisti e a quegli elementi del teatro di strada capaci di donare al sogno lo stupore della magia. Tra sfide, incidenti, voli coraggiosi, cadute buffe, canti, danze e acrobazie gli attori raccontano, a grandi e piccini, un mito di fondazione che viene dal Medio Oriente, liberamente ispirato a “Il verbo degli uccelli”, testo persiano di Farīd al-Dīn ʿAttār del 1177 che narra della caduta della “città degli uccelli” in mezzo agli uomini e della nascita della loro guida, Simurgh.
Dalla caduta sulla terra ai tentativi di tornare a volare alle lotte fratricide, il pubblico avrà modo di veder nascere davanti ai propri occhi Simurgh, una macchina teatrale volante, manipolata dagli attori in scena, che riporterà gli uccelli nella loro città, quella dei sogni che diventano realtà.

Info su www.teatrodeiventi.it
L’hashtag #Simurgh per seguire spettacolo e tour sui social
#volarecoiventi per interpretare i suoi temi su Instagram

MUSICA DAL VIVO
Coreografie e azioni sceniche si intrecciano con le musiche originali composte da Luca Cacciatore e Igino L. Caselgrandi, già componenti del gruppo Zambra Mora, con un amalgama di sax, flauti, batteria e percussioni, con suggestioni provenienti da musiche dell’Epiro, dalle montagne di Bulgaria e Macedonia e altre contaminazioni etniche in dialogo con l’azione scenica. “La scelta degli strumenti a fiato è legata alla rappresentazione del mondo “aereo” dei volatili – ci dicono i due autori – Nelle musiche, di volta in volta si è scelto un aspetto quasi onomatopeico, di imitazione dei versi degli uccelli, caratteristica anche di alcune musiche rurali, dove i musicisti vivono di pastorizia a stretto contatto con la natura. Si è lavorato però anche in modo più eterogeneo, cercando di sottolineare stati d’animo legati allo sviluppo della trama. La scelta di utilizzare il campo di ricerca della musica etnica è volta proprio a cogliere la vitalità, il dinamismo e la potenza degli attori sui trampoli, che hanno interagito con noi sia dandoci coreografie e spunti precisi, ma anche rendendosi ricettivi a proposte musicali.
Nel particolare: le ritmiche della batteria, secondo la funzione classica di questo strumento, strutturano e creano il luogo fisico dei movimenti degli attori, le melodie degli strumenti a fiato, di volta in volta, seguono i movimenti, o li anticipano, li dirigono o si fanno dirigere dagli stati d’animo della vicenda e dei suoi protagonisti.”

La caduta, le lotte, la nascita di Simurgh.

C’è stato un tempo in cui, dopo il precipitare della loro città utopica posta tra le nuvole, gli uccelli, i grandi uccelli di un tempo, segnarono con le loro zampe la terra degli uomini.
In principio gli uomini restarono impauriti da questa nuova presenza; col tempo, si abituarono all’idea, e lasciarono che questi esseri vivessero la loro vita in mezzo a loro, senza mescolare le due razze.
Gli uccelli passarono anni in cerca della loro guida, Simurgh, senza trovarlo…e con il passare del tempo smisero di viaggiare e cominciarono a vivere ai margini della città.
Sparita la speranza, le varie famiglie di uccelli, costrette a sopravvivere in un ambiente a cui non erano abituate, cominciarono a lottare tra di loro: erano delle battaglie feroci, a cui gli uomini assistevano increduli, dove la bellezza di questi grandiosi esseri si mescolava alla loro crudezza, dove leggerezza e forza stavano in grande equilibrio.
Si dice che, in una notte d’estate dall’aria frizzante e dal cielo terso, le ultime due famiglie di uccelli si diedero battaglia nella piazza principale di una bellissima cittadina. Ogni muro, ogni pozzo, ogni finestra della piazza fece da trespolo alle loro acrobazie.
Inizia da qui un racconto che utilizza tutti gli strumenti del teatro di strada per portare lo spettatore in un altro luogo e fargli fare l’esperienza del volo.

Teatro dei Venti
presenta
SIMURGH – spettacolo di strada
Una produzione Teatro dei Venti Co-prodotta da Teatro nel Bicchiere – Petit Festival Itinerante;
Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola; CERS – Consorzio Europeo Rievocazioni Storiche. Con il sostegno di Regione Emilia Romagna
con Francesco Bocchi, Oksana Casolari, Daniele De Blasis, Francesca Figini,
Simone Lampis, Beatrice Pizzardo, Antonio Santangelo, Tiziana Tricarico
regia Stefano Tè consulente alla regia Mario Barzaghi consulente alla drammaturgia Francesco Chiantese musiche dal vivo Luca Cacciatore e Igino L. Caselgrandi
luci Nicolò Fornasini costumi e accessori Teatro dei Venti macchine teatrali Teatrini Indipendenti Factory

















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