Prosegue il lavoro dell’Amministrazione Comunale sul progetto di collocazione dell’archivio storico di Spilamberto all’interno del polo previsto a Vignola, che accoglierà gli archivi di tutti i comuni dell’Unione Terre di Castelli.
“Della necessità di porre rimedio alla situazione odierna si parla dal 2006- spiega il Sindaco Umberto Costantini- questo è un progetto che ha lo scopo di superare le criticità del nostro archivio comunale, che non risponde in modo adeguato alle leggi vigenti. Del tema si è anche dibattuto in campagna elettorale e a seguito di questo abbiamo visitato sia il nostro archivio storico che a quello intercomunale. Abbiamo già vagliato con gli uffici diverse proposte alternative che ci sono arrivate da un gruppo di appassionati storici locali durante due incontri, che si sono svolti il 18 luglio e ad inizio agosto. Tuttel e proposte si sono rivelate non percorribili e non sostenibili dal punto di vista economico e funzionale. A seguito di questo percorso e di tutti i confronti e gli approfondimenti fatti, abbiamo deciso di sostenere il progetto del polo archivistico unico di terre di castelli. Prima però di formalizzare gli impegni abbiamo l’intenzione di illustrare nel dettaglio il progetto a tutta la cittadinanza nell’incontro che.si terrà martedì 9 settembre ore 20.45 presso la sala del torrione”.
“Dobbiamo tenere anche conto- dice ancora Costantini- che il nostro archivio comprende preziose memorie documentali di altre comunità come Castelnuovo, Villa Bianca di Marano e Levizzano di Castelvetro oltre ovviamente al ricco e pregiato patrimonio del nostro paese. Per questo riteniamo abbia ancora più senso racchiudere in un unico luogo la memoria del nostro territorio, un luogo in cui questo grande patrimonio storico possa essere conservato e valorizzato in modo adeguato. Il polo archivistico rappresenterà un elemento essenziale per garantire il diritto dei cittadini all’informazione, alla documentazione e alla formazione permanente attraverso la salvaguardia della memoria storica dell’Unione Terre di Castelli”.
“Ringrazio tutti gli storici ed appassionati spilambertesi- conclude Costantini- che in questi anni si sono impegnati per valorizzare al meglio il nostro patrimonio archivistico. Sappiamo bene che alcuni di loro hanno forti ritrosie rispetto al trasferimento. E’ chiaro che per l’Amministrazione non è stata una scelta facile. Ma spero e mi auguro che anche in futuro la collaborazione possa proseguire e che le perplessità possano essere superate, insieme; anche perché abbiamo tutti a cuore allo stesso modo la tutela del nostro archivio storico. Siamo convinti del fatto che la scelta dell’Amministrazione sia lungimirante nell’ottica futura di valorizzare sempre più la nostra storia e le nostre radici”.
Ricordiamo che la Fondazione di Vignola, con l’intento di dotare i comuni dell’Unione Terre di Castelli di sedi archivistiche moderne e sopratutto rispettose delle normative di legge, ha acquistato un immobile in via Papa Giovanni Paolo II a Vignola, già sede del centro ausiliario della Banca Popolare dell’Emilia Romagna, offrendo ai Comuni la possibilità di creare con i loro materiali storici un polo archivistico comune.
Una convenzione definirà i costi a carico dei Comuni (5.500 euro annui per Spilamberto) a copertura delle spese per l’utilizzo dei locali, per le utenze e per l’apertura cinque giorni la settimana. La proprietà e gestione del patrimonio storico archiviato rimarrà responsabilità dei Comuni. Il progetto di gestione e di valorizzazione del polo archivistico dovrà essere concordato con la Soprintendenza dei Beni Archivistici che ha l’obbligo del controllo e della tutela. La Soprintendenza ha già espresso parere favorevole di massima sul progetto e si appresta a collaborare per la sua realizzazione. A questo si è aggiunta, negli ultimi giorni, la possibilità offerta da un’azienda che opera a livello nazionale nel settore della manutenzione/trasloco di archivi storici, di avere il personale qualificato per il servizio di custodia ed apertura agli studiosi e al pubblico del polo archivistico, compreso anche il trasloco dei vari archivi dalle sedi originarie al polo di Vignola. In cambio all’azienda verrà concesso l’utilizzo di una parte dell’immobile per le sue attività legate alla movimentazione di archivi storici, creando così un importante e virtuoso percorso di collaborazione tra pubblico e privato.
Conclude Costantini – Negli incontri fatti ho sentito dire che l’archivio storico è un gioiello per la comunità e che nessuno sposterebbe mai i preziosi da casa propria, bé ecco, condividio l’idea che sia cosa preziosa, ma non sono d’accordo sul tenere a tutti i costi gli ”ori sotto al materasso”. Mi sembra un ragionamento miope e poco prudente. Come ci insegnano i tristi fatti di cronaca degli ultimi giorni, spesso è meglio metterli al sicuro e valorizzarli in luoghi idonei che li rendano fruibili a i legittimi proprietari, ovvero la cittadinanza, piuttosto che lasciargli prender polvere, fruiti meno di quanto si potrebbe, o addirittura lasciarli incustoditi preda di qualche ladro. Come sindaco ho il dovere di prendermi cura del nostro patrimonio, sono certo che questa scelta vada in questa direzione.