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Messe nere? No, spaccio al cimitero! Ambulante della droga arrestato a Bagno di Reggio Emilia dai Carabinieri

drogaNé tombaroli né satanisti! I movimenti sospetti registrati dai cittadini all’imbrunire nelle pertinenze del cimitero della frazione Bagno di Reggio Emilia e segnalati ai Carabinieri, sono stati ricondotti alla compravendita di cocaina. Ad accertarlo i Carabinieri di Rubiera che recependo le segnalazioni giunte in caserma hanno svolto i dovuti appostamenti grazie ai quali ieri sera hanno bloccato e arrestato un giovane 20enne fermato con le dosi di cocaina pronte allo spaccio ed un bilancino di precisione. Questa in sintesi la premessa dei fatti culminati ieri sera con l’arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti di un 20enne nativo di Modena e residente a Reggio Emilia ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana. A lui i Carabinieri hanno sequestrato una dozzina di grammi di cocaina suddivisi in dosi che nascondeva all’interno delle mutande e un bilancino di precisione occultato sotto la sella del ciclomotore. L’operazione antidroga come accennato è “figlia” del connubio tra la collaborazione dei cittadini e l’attività di controllo del territorio in quanto proprio attraverso gli approfondimenti informativi i militari ieri sera hanno bloccato il 20enne che a bordo di un ciclomotore veniva fermato in prossimità del cimitero. Durante le procedure di identificazione palesando un certo nervosismo i Carabinieri davano corso a un ispezione sul mezzo rinvenendo sotto il sedile del ciclomotore un bilancino di precisione. Un rinvenimento che rafforzava i sospetti circa la presenza del giovane poi riscontrarti grazie alla perquisizione personale ci veniva sottoposto che portava al rinvenimento occultato dentro le mutande di un calzino con 4 buste in cellophane contenenti 4 dosi di cocaina per un peso complessivo di oltre 12 grammi. Alla luce dei fatti e riconducendo la detenzione dello stupefacente ai fini di spaccio il giovane è stato arrestato.

Nessun satanista quindi come sospettato da qualcuno ma più “semplicemente” un pusher “ambulante” che con bilancino e dosi da pesare al seguito probabilmente vendeva cocaina ai suoi clienti che faceva convergere nelle vicinanze del cimitero lontano, a suo modo di vedere, da ‘occhi indiscreti’.

















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