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Successo a Pavullo per la “Fiera delle Produzioni e dei sapori tradizionali”

Tradizioni_e_saporiLa crescentina/tigella col lardo vince su quella con la Nutella per la sua “naturalità”. E’ quanto emerso nel convegno della “Fiera delle Produzioni e dei sapori tradizionali”, svoltasi domenica 24 agosto 2014 nel Centro Storico di Pavullo in occasione della Fiera di San Bartolomeo.
“E da oggi può partire un nuovo modo di valorizzare le produzioni tipiche locali”, ha affermato la consigliera regionale Luciana Serri, nell’esprimere le sue valutazioni su quanto sin qui fatto sia col marchio Tradizioni e sapori di Modena promosso dalla Camera di Commercio di Modena: “un percorso che nasce dal basso e che unisce le competenze tecniche, di valorizzazione e tutela di Camera di Commercio e Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano (cui competono controlli e assistenza)”, sia con l’asse 4 del Piano di sviluppo rurale che “nel Gal ha visto un bravo interlocutore che ha saputo spendere le risorse assegnate”. Intanto il “regolamento europeo per i prodotti di montagna trova nel percorso fatto a Modena da 15 anni già la base cui attingere per dare valorizzazione economica a questo processo tradizionale”.
E sono oltre 50 i produttori che hanno assegnato i loro campioni al concorso 3° edizione della valutazione sensoriale “dell’Aceto Frignanese da mosto” col relativo premio “Aceto della Corte dei Montecuccoli” e della valutazione sensoriale del Vino Frignanese con il relativo premio “Vini della Corte dei Montecuccoli”. Cerimoniere e organizzatore Gualtiero Lutti, direttore del Gal Antico Frignano che per le premiazioni ha voluto a fianco Mirco Casari, il professor Merighi e il sommelier Giorgio Muzzarelli: sono risultati vincitori, per il vino rosso Giuseppe Livaldi di Benedello, per il vino bianco, Paolo Canovi di Olina, e per l’aceto Andrea Florini di Coscogno.
Grande attenzione, anche, per il seminario “Dai cereali recuperati nuove opportunità per produttori e consumatori” che, introdotto da Gualtiero Lutti, ha avuto il saluto del sindaco Romano Canovi e di Massimiliano Mazzini funzionario della Camera di Commercio di Modena, quindi le relazioni del dottor Aldo Magnoni sul tema “Le migliori tecniche culturali per i cereali antichi, del dottor Luigi Valerio sul tema “Riscoperta della salubrità dell’alimentazione tradizionale” e quindi la presentazione del libro “Ma sei di coccio? Ricette, aneddoti e storie dei pani tradizionali del nostro territorio” di Enrico Belgrado “un libro per comparare una analisi antropologica sugli strumenti di cottura attorno alla via Emilia e ai prodotti che, nei differenti territori, hanno nomi diversi pur essendo gli stessi, come la crescentina fritta (a Bologna), il gnocco fritto (a Modena e Reggio), la torta fritta (a Parma), il Chisolino (a Piacenza), il cui obiettivo originale era di sfamare la gente, mentre ora sono elemento di marketing territoriale”.
E proprio sul marketing territoriale si è speso nelle conclusioni il presidente del Gal, Luciano Correggi: “Nell’ultimo mandato abbiamo impegnato risorse per 8 milioni di euro, coinvolgendo 200 aziende e generando valore per 30 milioni di euro di investimento tra gli Appennini di Modena e Reggio: ora la sfida della nuova programmazione è accettare l’impegno ad innalzare la qualità, sia nelle produzioni che nell’accoglienza turistica”.
“Gli Amanti del Liscio” ha chiuso in bellezza un pomeriggio animato di colori, sapori, fede, persone. Una fiera d’altri tempi.

 

















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