Il sistema dello sport modenese è ai vertici nazionali, ma servono risorse per valorizzare al meglio questo patrimonio. Lo conferma il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari che indica tre possibili direttrici di intervento: la legge di riforma del Terzo settore, l’esclusione dal Patto di stabilità degli investimenti nell’impiantistica sportiva e una sorta di Artbonus per lo sport.
«Modena è al 20° posto nella classifica che stabilisce l’indice di sportività delle Province italiane. Quest’ottimo risultato fa emergere che in Emilia-Romagna Modena, dietro Bologna e Parma, esprime un alto livello di sportività frutto di una sinergia indissolubile tra territorio e società sportive che si occupano della promozione dello sport per il benessere psico-fisico delle persone. Non solo benessere, ma anche educazione sportiva fatta di quei valori e fair play utili alla vita di tutti. La classifica lascia intravedere ottime prospettive future e consolida il buon lavoro fatto sia negli sport individuali che di squadra. Modena raccoglie numerosi tesserati (bambini, donne, amatori ecc) oltre che tecnici e giudici nelle varie federazioni. Un potenziale enorme che risiede nelle persone che sostengono gli enti di promozione sportiva, le federazioni del Coni, le polisportive del nostro territorio, supportati dal ruolo fattivo degli amministratori dei Comuni. Ora serve che questo patrimonio sia riconosciuto e valorizzato al meglio, attraverso agevolazioni fiscali, sostegni, semplificazioni, per vincere le sfide del futuro, che vedrà meno risorse disponibili da parte di tutti i soggetti: si può cominciare dalla legge di riforma del Terzo settore proposta dal Governo, che non deve considerare come ruota di scorta questo immenso patrimonio, ma riconoscere il ruolo sociale ed educativo che svolge nella società. Sul fronte delle risorse per gli investimenti sull’impiantistica sportiva a partire da quella scolastica, serve togliere dal Patto di stabilità gli investimenti dei Comuni in questo ambito e un provvedimento analoga al Decreto ArtBonus proposto dal Governo ed approvato dal Parlamento nei mesi scorsi, in grado di stimolare e sostenere l’investimento privato sia su beni esistenti di proprietà dei Comuni sia per ricavarne dei nuovi».
