Si è presentato in caserma manifestando la sua intenzione a saldare il debito con la giustizia per poter poi vivere serenamente con la propria donna stabilendosi a Reggio Emilia. Con questi motivi, accompagnato dal suo avvocato e con valigia alla mano un 40enne residente a Suzzara, nel mantovano, si è presentato ieri sera ai Carabinieri della Stazione di Corso Cairoli costituendosi, come di rado accade in questi casi laddove solitamente sono i Carabinieri a scovare i ricercati. Ed è così che quando il militare di servizio alla caserma presso la Stazione di Corso Cairoli ha ascoltato quelle inusuali parole non ha potuto far altro che andare incontro al desiderio dell’uomo. Si è infatti accertato che lo stesso non era un mitomane, come del resto non si poteva escludere, ma effettivamente una persona sul cui capo pendeva un ordine di carcerazione emesso il 6 giugno scorso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale presso la Corte d’Appello di Bologna dovendo scontare una pena residua di anni 3, 10 mesi e 28 giorni di reclusione per il reato di tentato omicidio per i cui fatti il 40enne era stato condannato il 7.11.2007 dal Tribunale di Reggio Emilia a 4 anni di reclusione la cui sentenza è divenuta definitiva con il rigetto del ricorso da parte della cassazione il 16.5.2014.
Il grave fatto di sangue oggetto della condanna avvenne la notte del 7 settembre 2006 in un locale del centro storico di Reggio Emilia dove un ragazzo italiano venne colpito due volte con un cutter dall’odierno arrestato. La vittima si trovava in un locale con l’ex convivente dell’aggressore che roso dalla gelosia, si scagliò contro l’aitante accompagnatore di quella che considerava ancora la sua donna. Prima la colluttazione tra i due uomini al bancone del bar, poi quando le acque sembravano essersi calmate il rientro nel locale del 40enne che armato di un cutter cercava più volte di colpire la vittima che pur rimasto ferito grazie all’agilità ha evitato che quei fendenti finissero in tragedia. Quindi l’arresto e l’iter processuale sfociato nella condanna del 40enne per tentato omicidio. Oggi la volontà di voler mettere fine alla vicenda con la spontanea costituzione dell’uomo ai Carabinieri ai quali ha manifestato la volontà di voler saldare il suo debito per poi vivere liberamente con la sua donna proprio a Reggio Emilia città scelta probabilmente per riscattarsi da quel violento episodio delittuoso.